Kevin Feige, l'uomo che per i Marvel Studios è l'equivalente di Nick Fury per lo S.H.I.E.L.D., ha rilasciato una nuova intervista al magazine Wired in cui ha toccato degli argomenti estremamente "caldi" per i fan dei fumetti editi dalla Casa delle Idee come la mancanza di alcuni personaggi di peso nell'Universo Cinematografico Marvel e le direttive osservate dallo studio nel momento in cui i vari character vengono portati sullo schermo.

Vi proponiamo i passaggi più interessanti dell'intervento di Feige, ricordandovi che a questo link potete leggere la nostra intervista al produttore realizzata qualche settimana fa.

Sul non poter usare alcuni personaggi chiave dell'Universo Marvel come gli X-Men, Spider-Man e i Fantastici Quattro:

Beh, è chiaro, ci sarebbe piaciuto avere tutti a casa, per così dire. Ma tutti i contratti in atto sono differenti. Alcuni hanno date di ritorno molto rigide, mentre per altri non ci aspettiamo di vederli tornare molto presto, mettiamola in questo modo. Ma per noi va bene così. Abbiamo un'ottimo rapporto con la Sony e la Fox. Ci piacerebbe avere tutti i nostri personaggi? Certo. Ma ci sentiamo a nostro agio per come stanno le cose attualmente, perché mi pare che tutto abbia funzionato abbastanza bene finora, no? The Avengers è una porzione gargantuesca dell'universo Marvel, grande come o addirittura più grande di quella degli X-Men, più grande di quella dei Fantastici Quattro. Non c'è dubbio sul fatto che Spider-Man sia il personaggio più conosciuto, ma in termini di genealogie familiari, gli Avengers hanno delle dimensioni maggiori. Certo, è un affresco così considerevole in cui tutti i character hanno fatto capolino prima o poi. Ma con un po'di strategia e tanta fortuna siamo finiti ad avere nel novero dei nostri diritti Iron Man, Hulk, Thor, Captain America, Occhio di Falco, Vedova Nera, Nick Fury, lo S.H.I.E.L.D. Tutto questo ci ha condotto ai Vendicatori.

Sulla "Bibbia" seguita per tenere insieme tutta la storyline dell'Universo Cinematografico Marvel:

La gente si aspetta che sia qualcosa di più grande di quanto non sia in realtà. Il segreto, che poi tanto segreto non è, è che ogni singolo film è più importante dell'intera connessione che si va a creare fra tutte le pellicole. Se una di loro non funziona, è tutto il castello di carte a crollare. Per questo è fondamentale strutturare bene ogni opera individuale. Loki è l'antagonista principale di Thor, è interessante, tragico, ha spessore. Per cui è logico che sia il nemico all'interno di quella storia. Ha senso all'interno di quel mondo. Loki è la ragione per cui gli Avengers si uniscono in questo primo film dei Vendicatori. 

Potrebbe esserci stato qualcun altro se non avessimo fatto Thor? Probabile. Tornava a nostro vantaggio impiegarlo dato che era già la fuori? Si. Il Tesseract è uno dei primi McGuffin nelle storie di Captain America in cui compare Teschio Rosso. Collegarlo alla mitologia di Asgard è stato un espediente narrativo davvero utile per evitare di spiegare tutti gli antefatti.

Sul fatto che il primo accenno al Tesseract è stato effettuato in Iron Man 2 e l'approccio generale alle Easter Egg:

In Iron Man 2 c'è una scena in cui Tony Stark sta sfogliando il vecchio quaderno degli appunti di suo padre. Dissi a Jon che stavamo pensando d'inserire il personaggio di Howard Stark nel film di Captain America perché avevamo bisogno del tizio dei gadget tecnologici, una specie di Q dello S.H.I.E.L.D. Gli ho detto, "Che ne dici se il tipo degli oggetti di scena disegnasse un piccolo cubo su una pagina del quaderno?" e Jon ha risposto "Va bene, per me è ok". Il trucco con le Easter Egg è che devono potenziare l'esperienza di chi sa di cosa si tratta, senza per questo pregiudicare quella di chi non le conosce.