Arriva il favorito
La proiezione delle 8.30, quella del film principale è anche la più indicativa sul tono che prenderà il resto della giornata. Oggi toccava ad Amour di Michael Haneke, uno dei film definiti (già da ora) “uno dei favoriti”. Non si sa da chi. Ma lo si mormora senza che nessuno l’abbia visto e a tutti va bene. Che privilegio assistere alla nascita delle leggende metropolitane.

Era una notte buia e tempestosa…
E’ arrivata la tempesta a Cannes. Pioggia e vento. Per andare alla proiezione di Dracula 3D di Dario Argento (quella delle 13 come promesso) occorreva farsi strada controvento nella bufera di pioggia. Una cosa altamente metaforica…

Risate in sala
Ora: io sono un amante delle risate in sala non autorizzate dal regista, cioè il ridere perchè un film è talmente ignobile che ad un certo punto tutto il pubblico, tutto insieme, parte a ridere per cose che non dovrebbero essere comiche. Ma oggi a Dracula le risate di uno sparuto gruppo, che arbitrariamente mi arrogo il diritto di definire “americano”, erano veramente fastidiose. Il film era sì brutto eh, ma non involontariamente comico. Ridere per ridere, convinti che siano tutti daccordo. Invece molti (compreso chi scrive) erano intristiti e non divertiti dalle sorti di uno a cui si è voluto (e in fondo si vuole) tanto bene.

Pioggia e cinema
Woody Allen non la fa mancare quasi mai quando deve esprimere dei sentimenti e molti cineasti fingono che sia passata per le scene di notte, perchè così l’asfalto bagnato riflette i neon. La pioggia è intimamente legata al cinema e viceversa. Oggi che non ha fatto altro che piovere qui è scomparso quasi ogni ombra di glamour, di rompiscatole, di limousine con champagne, shopping da Gucci e passeggiatori casuali. Solo gente che voleva vedere film, contro tutti gli elementi. Aaaahhhhhhhhh!

Spam in viva voce
Più avanza il festival più passare al mercato è una spina nel cuore. I film venduti come il pesce, i titoli più impensabili, i ricicli più orrendi e la totale mancanza di fantasia ti ammazzano.
Oggi un asiatico in pareo (sic) mi si è avvicinato dandomi una brochure e attaccando un discorso con tono da call center che iniziava con: “Dovrebbe pensare di vendere un film in Asia, un mio amico l’ha fatto e ha avuto molto successo…”