All'interno di un evento "a sorpresa" introdotto dallo stesso Thierry Fremaux, il Festival di Cannes ha inusualmente presentato una carrellata di immagini che definire "in anteprima" è stato un atto di coraggio.
Il trailer di Brave, quello di Frankneweenie, un estratto da Porn in the hood e ancora Spring breakers erano gli highlight di una selezione che prediligeva autori e produzioni care al festival (premiati, invitati o presidenti di giuria delle scorse edizioni). Tutto materiale già passato in rete e inspiegabilmente riproposto in un "evento" che tale non era.

Per fortuna in chiusura sono state mostrate due clip realmente inedite. Una scena di The Great Masters di Wong Kar Wai (in cui emerge lo stile di questo wuxia pan, diverso da Ashes of time, ed è possibile vedere danzare sulla neve una bambina che diventa l'adulta Zhang Ziyi) e soprattutto Only God Forgives, il nuovo film della coppia Refn/Gosling.
 

La scena vista è stata una sola, lunga e non finita (mancavano effetti di postproduzione e chissà che altro) ma sufficiente a far capire molto bene il tono del film. L'apertura è tipicamente refniana. Carrello in avanti su un corridoio, luci al neon e caratteri cubitali rossi in tailandese a fare da titoli.

Nei pochi minuti poi si vede l'interno di quello che pare un bordello o strip club illuminato con i caratteristici colori fluo usati in Drive, in cui Ryan Gosling siede da solo su un divanetto kitsch. Di colpo si alza e si reca da due asiatici e senza preavviso comincia a menare. Li trascina fuori per alcune cinghiate finali e la sequenza si chiude con il parallelo tra una statua d'oro di un uomo potente e l'ombra proiettata da Gosling in una posa simile.

Più che gli eventi però è il tono generale, le immagini e la recitazione di Gosling che fanno intuire come questo Only God Forgives possa essere un sequel spirituale di Drive (se non addirittura sequel effettivo, ma è prematuro dirlo).

Nelle scene infatti i colori fluo sono accompagnati a una scenografia che ricorda il bordello del film precedente (la scenografa è la stessa nei due film), la musica di sottofondo è un pop retro anni '80 molto simile a quello di Drive (anche il compositore è il medesimo) e infine i movimenti di macchina costanti e molto lenti, l'andamento compassato e l'apparente freddezza di tutta la scena a fronte della violenza espressa, non sono nuovi.

A tutto ciò si aggiunga Gosling, pettinato e vestito in maniera simile a come si proponeva "driver" che compie i suoi atti di violenza con il medesimo atteggiamento freddo e distaccato e la stessa inespressività facciale.

A un certo punto, quando afferra con la mano l'arcata superiore della bocca di un uomo a terra per trascinarlo all'esterno, sembra davvero di vedere un momento del film che portarono a Cannes un anno fa.
In sostanza la sensazione globale è che scene simili potrebbero essere inserite in Drive senza che nessuno noti la differenza stilistica.

Chi conosce bene la filmografia di Refn sa che prima di Drive i temi di violenza, forza, morte e vita erano stati esplorati in un pugno di altre pellicole dal tono e dalle immagini differenti. Non solo la trilogia di Pusher (quasi realista) ma anche i più deliranti Valhalla Rising e Bronson non avevano quella marca riconoscibile di Drive.

Only God Forgives invece sembra suggerire una vicinanza molto forte tra i due film. E considerato come in fondo la trilogia di Pusher non sia una "vera trilogia", visto che le storie sono slegate e il protagonista è sempre diverso anche se si tratta di un personaggio visto nei film precedenti, anche Drive e Only God forgives potrebbero intrattenere la medesima affinità tematico/estetica.

Stabilire se questo sia un bene o un male al momento è impossibile.