Il toto-registi su chi dirigerà Star Wars – Episodio 7 è cominciato mezzo secondo dopo la diffusione della notizia dell'acquisizione della Lucasfilm da parte della Disney e dell'arrivo di una nuova trilogia.

Anche noi di BadTaste ci siamo lasciati coinvolgere dal gioco durante la nostra trasferta al Lucca Movie Comics & Games.

Ma cosa hanno da dire in merito alcuni dei diretti interessati che, stando ai vari report apparsi online, hanno concretamente avuto la possibilità di prendere visione del trattamento scritto da Michael Arndt? Scopriamo insieme le risposte date da Steven Spielberg, Quentin Tarantino, Zack Snyder, J.J. Abrams e Jon Favreau alla domanda "dirigeresti Star Wars 7".

Spielberg, storico collega, e amico, di George Lucas afferma:

No, no, non è il mio genere. E' il genere che appartiene al mio amico George.

Molto più drastico Quentin Tarantino:

Non me ne potrebbe fregare di meno. No, davvero, scusate. Ma specie se c'è di mezzo la Disney. Non sono interessato a una versione di Star Wars in stile Simon West (il riferimento va a Con Air, film diretto dal regista citato e prodotto dalla major di Topolino, ndr.).

Zack Snyder, attualmente impegnato nel rilancio cinematografico di Superman con L'Uomo d'Acciaio, si dichiara curioso, ma non interessato alla cosa:

Non penso che sarei interessato a dirigerlo. Sono un grandissimo fan di Star Wars, ma dirigere tre nuovi episodi è come camminare su una strada scivolosa. E' un gigantesco esperimento su una nuova mitologia che non vedo l'ora di vedere, ma si tratta di uno sforzo titanico.

Il "super-fan" J.J. Abrams che, paradossalmente, è responsabile della rinascita del franchise cinematografico di Star Trek, ammette che si limiterà a gustarsi i film come uno spettatore qualsiasi:

Guarda, Star Wars è uno dei miei film preferiti di tutti i tempi, ma se devo parlare in maniera schietta penso che, in una maniera abbastanza strana e contorta, l'opportunità di dirigere una pellicola come questa arriverebbe accompagnata dal peso di voler onorare la sua iconicità. Con Star Trek sono riuscito a lavorare più liberamente perché non sono mai stato un fan della saga, non ho mai avvertito la sensazione di commettere un sacrilegio fatale. Attendo spasmodicamente le nuove iterazioni di Guerre Stellari, più di chiunque altro forse, ma penso che mi limiterò a godermele come un normale spettatore.

Più possibilista Jon Favreau:

Sia io che J.J. veniamo da una generazione che è stata completamente plasmata, dal punto di vista della nostra sensibilità creativa, dalla visione di Guerre Stellari in tenera età. Poi crescendo ho avuto la fortuna di lavorare direttamente con George e orbitare intorno ai suoi progetti: poteva trattarsi di doppiare qualcuno in Clone Wars o di recarmi allo Skywalker Ranch per il mixaggio audio di Iron Man. Posso dire di essere stato incredibilmente fortunato per aver vissuto direttamente l'universo culturale creato da George Lucas sia nella mia dimensione più personale, quella del ragazzino che è cresciuto coi suoi film, che professionale (…) A questo punto ci sono un sacco di punti interrogativi sul chi lo dirigerà, su come si svilupperà la storia, ma affermare che sono entusiasta della cosa sarebbe riduttivo!