Anche se la situazione ai vertici della Warner Bros. potrebbe creare non pochi grattacapi a alcuni importanti progetti della major, pare proprio che L'Uomo d'Acciaio, il cinecomic di Zack Snyder dedicato a Superman, potrebbe essere stato concepito come una tessera unica, con la facoltà però di venir inserita in un mosaico più grande.

In un'intervista rilasciata al New York Post, Snyder ha toccato diversi argomenti, fra i quali l'approccio verso il nuovo costume, l'influenza avuta da Christopher Nolan e, appunto, lo spazio che la pellicola andrà a occupare all'interno di un universo cinematografico della Dc Comics ancor privo di una struttura ben delineata come quello Marvel.

Il costume è stato un nodo difficile da sciogliere, ci abbiamo girato intorno per diverso tempo. Ho tentato in tutti i modi di mantenere le mutande rosse. Ma tutti mi sconsigliavano di farlo. Avrò esaminato almeno 1500 varianti del costume con le mutande. Se osserviamo quello finale, possiamo vedere che il design è moderno, ma ha uno stretto rapporto di parentela con quello originale. Quando sali a bordo di un progetto del genere e senti parlare di modernizzazione, di attualizzazione ai nostri giorni, non puoi fare altro che sperare che tutto sembri fico e diverso da quanto visto finora (…)

Ci siamo approcciati alla pellicola come se si trattasse di uno sforzo singolo. Ci sono un sacco d'ingranaggi che devono funzionare nel mondo del commercio e la mitologia che abbiamo creato è stata fatta con l'intento di facilitare altre avventure di questo personaggio. Vedremo cosa accadrà. Non so se il film della Justice League si farà. Lo dico in tutta onestà. Ma L'Uomo d'Acciaio esiste e Superman vive al suo interno. Non so come si potrebbe proseguire il tutto senza tenere conto di ciò (…) 

Abbiamo cercato di confezionare questo lungometraggio cercando, allo stesso tempo, d'ignorare gli altri film e di rispettare il canone, la mitologia. Ci sono dei pilastri che non possono essere abbattuti. Ma mi sono divertito a piegarli e a incasinarli un po'. C'è una certa logica, una certa concretezza che deve esistere quando hai a che fare con Chris. Non puoi fare una roba solo perché pensi che sia una figata. Esige che ci sia una storia dietro, un determinato carattere. E io sono un fan di questo suo modo di dare vita a un film.

 

Ecco la sinossi del film:

Nel pantheon dei supereroi, Superman è il personaggio più riconoscibile e riverito di tutti i tempi. Clark Kent/Kal-El (Henry Cavill) è un giovane intorno ai vent'anni che si sente alienato dai suoi poteri che oltrepassano qualsiasi immaginazione. Trasportato tempo fa sulla Terra da Krypton, un pianeta tecnologicamente avanzato e distante, il giovane Clark è attanagliato dalla domanda "Perché sono finito quaggiù?". Plasmato dai valori dei suoi genitori adottivi, Martha (Diane Lane) e Jonathan Kent (Kevin Costner), Clark scopre che l'avere delle straordinarie abilità conduce a dover intraprendere delle difficili decisioni. E quando il mondo è in estremo bisogno di stabilità, ecco sorgere una minaccia ancor più grande. Clark dovrà diventare l'Uomo d'Acciaio per proteggere le persone che ama e per ergersi a salvatore del genere umano.

Oltre a Henry Cavill, nel cast anche Amy Adams, Russell Crowe, Diane Lane, Kevin Costner, Michael Shannon, Antje Traue, Ayelet Zurer e Laurence Fishburne.

L'Uomo d'Acciaio uscirà il 14 giugno 2013.