Durante la promozione di Jack Reacher – La Prova Decisiva, ScreenRant ha avuto modo di parlare con lo sceneggiatore Christopher McQuarrie (I soliti sospetti, Operazione Valchiria) che ha curato la prima stesura dello script di The Wolverine, quando Darren Aronofsky era ancora legato al progetto. Dopo l'abbandono della produzione da parte del regista, e una volta subentrato James Mangold, lo script fu rimaneggiato e modificato in più punti da Mark Bomback..

McQuarrie ha definito la prima versione come "qualcosa di decisamente speciale", dichiarando:

La verità è che considero Wolverine uno dei miei script preferiti. Ci tenevo davvero tantissimo, e mi dispiace che le circostanze mi abbiano impedito di prendere attivamente parte alla lavorazione del film. Ho quasi paura di scoprire quali cambiamenti abbiano apportato.    

Parlando, poi, di cosa lo abbia spinto ad avvicinarsi a Wolverine: 

Be', insomma, si trattava di un film sugli X-Men, un film Marvel, e per di più radicato nel mondo reale. E adoravo il fatto che nella mia versione dello script Wolverine fosse l'unico mutante nel film. E' proprio come immaginereste l'universo di Wolverine sotto il controllo di un fan di Sergio Leone che ha scritto i "Soliti Sospetti" e  "Le vie della violenza". Una sorta di Wolverine di Kurosawa. C'era vera storia d'amore, umorismo, e brutalità diretta. Spero abbiano preservato questi aspetti.

La versione di Mangold, nonostante le modifiche apportate allo script, avrà sicuramente qualche punto in comune con quella di McQuarrie, ma per esserne certi non ci resta che attendere il 26 luglio 2013, quando The Wolverine sarà nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.

Basato sul celebre arco narrativo, questa epica avventura conduce Wolverine, il più iconico personaggio dell'universo X-Men, in un moderno Giappone. Spiazzato da un mondo a lui del tutto sconosciuto, Logan deve affrontare la sua nemesi in uno scontro che lo cambierà per sempre. Per la prima volta vulnerabile e spinto al limite di sopportazione fisica e psicologica, dovrà affrontare non solo il letale acciaio dei samurai, ma anche una lotta interiore contro la propria immortalità, emergendone più potente di come non l'abbiamo mai visto.