In una nuova puntata del WTF Podcast con Marc Maron, Jon Favreau ha parlato della sua carriera e dei passi falsi come nel caso di Cowboys & Aliens, spiegando:

Cowboys and Aliens non ha avuto molto successo, ma è stata una bella lotta di cuscini. Ho avuto questa sensazione dopo aver finito il film, anche se mio parere si è trattato del progetto più complesso a cui abbia mai lavorato. E poi, ho collaborato con Spielberg, Ron Howard, Brian Grazer, Kurtzman e Orci, Damon Lindelof e poi con Harrison Ford e Daniel Craig. […] Ho imparato la lezione che puoi fare il miglior gelato al Bacon Sundae al mondo, ma se alla gente non piace questo gusto non c'è speranza; senza contare che il nome del film era fuorviante. Tutti pensavano si trattasse di una commedia, forse sarebbe stato meglio. Il punto è che è davvero difficile capire come realizzare il grosso film dell'estate ad alto budget, e giocare tutte le carte migliori cercando al contempo di suscitare l'interesse del pubblico.

Con Iron Man mi era andata bene. Una parte di me credeva che il film sarebbe stato un successo, un'altra parte che sarebbe stato il film più bello del mondo. Tutto merito di Robert Downey. O meglio, è stato merito suo perchè era il momento più opportuno per lui, subito dopo la sua redenzione spirituale. E' uscito fuori dal tunnel brillando. Il mio più grande contributo al film è stato lottare per scritturarlo.

Dopo aver diretto Iron Man e Iron Man 2, Jon Favreau ha passato il testimone di Iron Man 3 a Shane Black, limitandosi a tornare a rivestire i panni di Happy Hogan nel cinecomic in arrivo il prossimo 24 aprile.