Qualche giorno fa vi abbiamo parlato della sospensione di Robopocalypse, il film di Steven Spielberg che invece che entrare in pre-produzione come previsto verrà ri-sceneggiato.

Si tratta dell'adattamento cinematografico del romanzo di Daniel H. Wilson, scrittore con un dottorato in robotica al Robot Institute della Carnegie Mellon University, che scrive regolarmente su Popular Mechanics e autore di libri fantascientifici come "How to Survive a Robot Uprising: Tips on Defending Yourself Against the Coming Rebellion" e, appunto, Robopocalypse. Tuttavia, il primo adattamento di una sua opera sarà The Nostalgist, un cortometraggio scritto e diretto da Giacomo Cimini, regista che i nostri lettori ricorderanno per i contributi a BadTaste.it nel 2009, quando aveva commentato per noi il 66esimo festival di Venezia, dove aveva presentato il suo corto La Città nel Cielo.

Abbiamo parlato con Giacomo in occasione dell'inizio delle riprese del cortometraggio, che si terranno dal 19 al 24 di gennaio a Londra, dove vive e lavora, e ci siamo fatti raccontare come è nata questa collaborazione:

Ho conosciuto Daniel due anni fa, prima che pubblicasse Robopocalypse: ero un avido lettore delle sue opere, e in particolare delle sue recensioni su Wired. Ho deciso di contattarlo per fargli vedere La città nel cielo e chiedergli un parere, in particolare sul robot protagonista. Mi ha chiesto di spedirglielo, e l'ha molto apprezzato, così mi ha proposto di adattare una storia breve pubblicata su TOR.com (potete leggerlo qui). Saremmo stati i primi ad adattare una sua opera, ma due settimane dopo ho letto su Variety l'annuncio che Spielberg avrebbe diretto Robopocalypse. Questo progetto colossale ovviamente lo ha molto impegnato, e nel frattempo io ho iniziato a sviluppare un film per la Working Title. A settembre 2011 ho scritto la sceneggiatura, lui l'ha molto apprezzata e così nel luglio del 2012 ho firmato l'opzione sul suo racconto.

Affiancato da altri due produttori italiani a Londra (Tommaso Colognese e Pietro Greppi), Giacomo ha creato la società Wonder Room Productions, avviato la pre-produzione a settembre 2012, lanciato il casting e ottenuto l'entusiasmo di diversi interpreti. Nel cast del film ci sarà per esempio Lambert Wilson (Uomini di Dio), mentre il piccolo protagonista sarà Samuel Joslin (The Impossible).

Il corto è stato adattato, a detta di Giacomo, mantenendo una fedeltà assoluta con il racconto originale. Le uniche modifiche sono legate al budget e alla necessità di chiarezza per un prodotto della durata massima di 10-15 minuti (più un corto è lungo, meno possibilità ha ai festival internazionali): l'originale è ambientato in due futuri alternativi, uno positivo e uno negativo, mentre il corto è ambientato in un passato "vittoriano" in stile steampunk (la location principale sarà uno splendido palazzo al centro di Londra, dove è stato girato Inception) e in un futuro molto… particolare. La parte artistica è stata curata dal talentuoso concept artist Lorenzo Ceccotti (lrnz.it), del quale potete ammirare un artwork qui sotto:

 

 

Come per La Città nel Cielo, numerosi gli artisti internazionali di cui Giacomo è riuscito a circondarsi, a partire dal team degli effetti visivi (vitale per un progetto simile) A curare i VFX saranno Luca Da Rios, Margherita Premuroso e Jean Claude Nouchy di Inky Mind , la creatura verrà realizzata da Felix Balbas di minimovfx, il modeling da Gian Luigi Granieri Daniele Chindamo, il vfx compositor sarà Giacomo Bargellesi.

Il suono sarà curato da Emanuele Costantini, mentre il camera department sarà inglese: Peter Taylor è stato operatore di ripresa del Gladiatore e di Kick-Ass, Eleanor Infante è una montatrice di Los Angeles. Per i costumi e la fotografia Giacomo prosegue invece la collaborazione stretta con Natasha Sharon Billingham e Gareth Munden, avviata per La Città nel Cielo, mentre per il makeup (estremamente importante in un corto come questo) ha voluto Alessandro Bertolazzi, che recentemente ha lavorato al trucco di Javier Bardem in 007 – Skyfall e a The Impossible.

Ma come ha ottenuto i finanziamenti necessari a realizzare un progetto così ambizioso? Abbiamo chiesto a Giacomo se, come in Italia, anche a Londra sia così complicato trovare incentivi e facilitazioni. Lui ci ha spiegato che in Gran Bretagna c'è il BFI, una sorta di "ministero" che finanzia molti progetti ma che è legato a logiche piuttosto macchinose. Per The Nostalgist si sarebbe anche fatta l'application, ma mancava l'opzione sul racconto, che è arrivato troppo tardi. E così i produttori hanno attinto a fonti private, investitori, amici e sponsor che parteciperanno al progetto una volta commercializzato (i piani a riguardo sono precisi ma ancora in via di definizione). E mentre si prepara a lavorare al cortometraggio, Giacomo continua con lo sviluppo di Monolith, lungometraggio basato sul fumetto di Roberto Recchioni, e attende di scoprire cosa ne sarà di Bleak Sea, che la Working Title ha recentemente messo in turnaround.

Noi vi aggiorneremo presto sul suo The Nostalgist: potete seguire gli aggiornamenti anche sulla pagina Facebook ufficiale del corto.