Dopo tanta attesa, Peter Jackson ci ha finalmente offerto un primo sguardo ufficiale a Lo Hobbit: la Desolazione Smaug, secondo capitolo della nuova trilogia basata sull'omonimo romanzo di Tolkien che approderà nei cinema di tutto il mondo a partire dal 13 dicembre (il 12 in Italia). Se non lo avete ancora fatto, potete ammirare il trailer cliccando qui (qui per quello doppiato in italiano).

Il filmato è molto condensato: in 2 minuti assistiamo a una panoramica generale, senza capire troppo della storia, in cui sono gli elfi a farla da padroni, oltre naturalmente alle meravigliose location per cui gli scenografi si saranno ancora una volta sbizzarriti, specie questa volta in cui il regista ha preferito dare agli ambienti un'impronta più favolistica, con colori sgargianti, luce soffusa e morbidezza cromatica.

Il trailer ci permette inoltre di cominciare a tratteggiare l'intreccio di questo secondo capitolo che porterà avanti la storyline del primo film con qualche risvolto inaspettato, eventi e personaggi non del tutto canonici.

Si parte da Bosco Atro. E' qui che Bilbo e i nani che vagheranno per buona parte del loro viaggio verso la Montagna Solitaria, separati da Gandalf probabilmente impegnato a "guardare indietro". Per aggiungere un po' di pepe i produttori hanno ben pensato di ambientare qui il primo incontro di Legolas con la nostra Compagnia. Orlando Bloom è tornato a vestire i panni del figlio di Thranduil, anche se si spera che la CGI per ringiovanirlo sia meno invadente nel montaggio finale.

C'è anche un piccolo accenno della sequenza in cui Bilbo dovrà vedersela con degli insettoni a otto zampe. 




Durante il loro cieco vagare nell'oscura foresta, i nani decidono di far salire Bilbo su una enorme quercia perché, da sopra i rami più alti, riesca a capire quanto manca alla fine del viaggio. La salita è lunga e travagliata, ma alla fine lo hobbit riesce a sbucare sopra il tetto di rami e guardarsi attorno, finalmente in un sole accecante e cicorndato… da farfalle! Al cinema sarà un momento decisamente di impatto.

"Questa impresa ha messo in moto forze che ancora non comprendiamo" diceva Galadriel saggiamente nel primo capitolo. "L'arcano della lama di Morgul deve trovare risposta". Ed ecco che qui troviamo Gandalf in una sequenza che sarebbe dovuta comparire già nel primo film, ma poi tagliata e rimandata al secondo capitolo.

Lo stregone torna a far visita a Dol Guldur in compagnia di Radagast per far chiarezza sugli ultimi, oscuri eventi. "E se fosse una trappola?" suggerisce la voce di Sylvester McCoy. "E' indubbiamente una trappola" risponde Ian McKellen. In un'altra sequenza (non è chiaro se sia un flashback o meno) vediamo Thrain piombare su Mithrandir.


L'ultimo sguardo di Azog alla fine di Un Viaggio Inaspettato prometteva vendetta. Ed ecco Manu Bennet tornato a prestare le movenze all'orco bianco in performance capture. Gli orchi attaccheranno ancora una volta la Compagnia, ma in suo aiuto accorreranno Legolas, Tauriel (che dimostra di saperci fare con le armi) e gli altri elfi.




La divisione in tre film ha di certo dato a Peter Jackson e il suo team la possibilità di aggiungere un po' di character development. Ecco quindi Tauriel e Legolas discutere del destino della loro terra. "Quando abbiamo lasciato che il male ci sopraffacesse?".

Come spiega Evangeline Lilly: "Il legame di Tauriel con Legolas è importante. Si conoscono sin da quando erano piccoli, e il padre di Legolas, il re degli elfi Thranduil, vede qualcosa di molto speciale in Tauriel. Quindi quando si cresce fianco a fianco, e tuo padre tiene molto a questa ragazza guerriera, penso che sia difficile non notarla… "

Intravediamo anche Beorn, che nel film è interpretato da Mikael Persbrandt. Dalla breve sequenza in cui vediamo il mutaforma con le fattezze di orso, capiamo che non è così felice di accogliere nella sua dimora Bilbo, Gandalf e i nani.

Arriviamo finalmente al reame di Thranduil (Lee Pace), che avevamo già potuto conoscere fugacemente nel primo film. I nani vengono catturati, interrogati e – non collaborando – messi in cella. Tauriel rivolge uno sguardo a qualcosa dietro le sbarre, o qualcuno





Ed ecco una delle sequenze più divertenti, la fuga dalla dimora degli elfi, quella che prima della divisione in tre film sarebbe dovuta essere la sequenza conclusiva del primo capitolo. A dispetto di quanto accada nel libro, e per assecondare la logica cinematografica, i nani non vengono chiusi nelle botti. Ecco perchè, durante la loro traversata, vengono notati dagli elfi barcaioli che cercano di fermarli.



Giunti a Lagolungo, i nani vengono traghettati su una barca in direzione di Esgaroth da Bard (Luke Evans). Più tardi, durante una discussione pubblica davanti a tutti i cittadini, questi ammonisce i nani:  "Se risvegliate la bestia, distruggerete tutti noi". Una premonizione non di poco conto…



Comincia la scalata. C'è anche un momento in cui notiamo la chiave per accedere all'antro di Smaug cadere tra le rocce. Man mano che la Compagnia si avvicina alla vetta della montagna il panorama si fa sempre più teso e desolato. "Era il terremoto?" chiede Dori, palesemente scosso. "Quello, ragazzo mio, era un drago" risponde il saggio Balin.




Il trailer si conclude con una sequenza decisamente adrenalinica. Possiamo finalmente dare un primo sguardo a Smaug a cui, vi ricordiamo, Benedict Cumberbatch ha prestato voce e movenze. Non è chiaro perchè Bilbo corra il grande rischio di mostrarsi davanti a lui senza indossare l'anello, ma questo lo scopriremo il 12 dicembre 2013, quando Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug sarà nei cinema italiani.



Scritto da Fran Walsh, Peter Jackson, Philippa Boyens e Guillermo del Toro, Lo Hobbit: un Viaggio Inaspettato è il primo di tre film adattati dal romanzo omonimo di J.R.R. Tolkien e dalle appendici del Signore degli Anelli. Diretto da Peter Jackson, è uscito il 13 dicembre 2012 in Italia. Il secondo film, Lo Hobbit: la Desolazione di Smaug, uscirà il 12 dicembre 2013 in Italia, e verrà seguito l'anno successivo da Lo Hobbit: Racconto di un Ritorno il 14 dicembre 2014.

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