Come sapete, ieri abbiamo partecipato alla premiére dell'Uomo d'Acciaio al Taormina Film Festival. Lì abbiamo partecipato a una serie di interviste di gruppo con il cast e il regista (arriveranno a breve), mentre ci è stata data la possibilità di incontrare i produttori e intervistarli personalmente.

Vi riportiamo quindi la nostra intervista a Deborah Snyder (moglie del regista Zack Snyder) e a Charles Roven. Più tardi pubblicheremo anche il nostro reportage sulla suggestiva proiezione serale del film al Teatro Antico, al quale sappiamo che anche diversi nostri lettori hanno partecipato.

Affinché un film abbia successo è necessario prendere in considerazione una serie di fattori, oltre – naturalmente – alle aspettative di molti: il pubblico generalista, i lettori dei fumetti, lo studio. Che direzione avete preso in merito? Credete di aver raggiunto l’equilibrio necessario tra questi aspetti?

DS: Credo ci fosse un mucchio di aspettativa perché, nello specifico, si tratta di Superman. Padre di tutti i supereroi, il primo in assoluto. La responsabilità di rendergli giustizia è enorme, ma se ti metti a considerare le aspettative dei fan del fumetto, quelle dello studio, alla fine finisci per mettere troppa carne al fuoco. Quindi a mio parere è importante scegliere un focus, e poi partire da un buono script, rendergli giustizia e poi assicurarsi che il regista – e in questo caso Zack – porti il suo punto di vista sul grande schermo. Siamo stati fortunati perché Zack ha uno stile molto preciso, sa esattamente cosa vuole ottenere, disegna di suo pugno ogni inquadratura del film. Il che, e parlo da produttrice, semplifica enormemente il nostro lavoro che consiste nel permettergli di realizzare e dare concretezza alle sue brillanti idee. Una volta stabiliti questi punti di partenza è fatta: giorno dopo giorno restiamo concentrati sul da farsi, volta per volta. “Oggi giriamo questa scena d’azione, domani giriamo una sequenza impegnativa”. Insomma, nella tua testa c’è già il film bello e montato, ma non è così sul set: è importante mantenere la concentrazione e realizzare un prodotto adatto al grande schermo, senza pensare a chi piacerà e a chi no.

In base a cosa avete impostato il tono del film? Cercherete di proseguire sulla stessa linea anche per tutti gli altri film dell’Universo Cinematografico DC?

CR: Dunque, abbiamo sicuramente girato un film con la consapevolezza che si trattava di un supereroe, che è essenzialmente un prodotto della fantasia. Nello specifico, sapevamo che il film sarebbe sfociato più nel genere fantascientifico, perché volevamo che fosse il più realistico possibile. Insomma, i personaggi agiscono esattamente come se al giorno d’oggi si manifestasse dinnanzi ai nostri occhi un uomo d’acciaio. Lavorare a questo film è stato fantastico perché viaggiavamo tutti sulla stessa linea d’onda, guidati da Zack.
L’idea di un’espansione dell’Universo DC, di un sequel, o della Justice League è piuttosto lontana dal principale obiettivo con cui ci eravamo avvicinati al progetto circa tre anni fa, ovvero realizzare il miglior film sull’uomo d’acciaio possibile. C’è stata tantissima speculazione sul fatto che questo film fosse da intendere come trampolino di lancio per un’espansione dell’Universo DC. Potrebbe davvero rivelarsi così, non lo sappiamo, ma non ce la sentiamo di sbilanciarci in merito. La cosa bizzarra è che online si legge di cose a cui a stento abbiamo pensato, siete molto più avanti di noi.

Zack ha detto che per avere la certezza che un sequel si farà bisogna almeno attendere gli incassi di 2 settimane. Cosa ne pensate dei dati degli ultimi giorni? Siete positivi?

DS: [ride] Curioso che abbia parlato di due settimane. Credo che dovremmo attendere i dati del weekend, ma non vogliamo galvanizzarci e fare previsioni. Inizieremo a comprendere la situazione a partire da lunedì con i dati definitivi, anche se non cominceremo a brindare, perché non si può mai sapere. Non puoi prevedere cosa succederà. Insomma, a volte le speculazioni possono essere molto pericolose, ma ammetto che siamo felici di come stia andando per ora.

State già lavorando al Blu-ray? Inserirete scene tagliate o altro?
CR: Sì, ci stiamo già lavorando da qualche settimana. Non abbiamo delle vere e proprie scene tagliate da mostrare, quindi dubito che inseriremo materiale di questo tipo. Ma ci saranno contenuti davvero interessanti, l’edizione home video dell’Uomo d’Acciaio sarà fichissima, te lo assicuro.

Ci saranno, ad esempio, i commenti al film?
DS: Oh, certo che sì. Credo che la cosa interessante, questa volta, sia un’esperienza interattiva che ti conduce per tutto il film e grazie alla quale si possono ammirare gli artwork, gli storyboard. Zack lo ha già fatto in passato, ma questa volta ci saranno anche alcuni componenti del cast, i capi dei reparti tecnici, e così via.

Quindi, essenzialmente, un Maximum Movie Mode?
DS: Sì, esatto! Non so come lo chiameranno questa volta, ma si tratterà di qualcosa di molto più complesso. Non solo Zack, ma tanti altri.

Il film si intitola Man of Steel: perché è stato così importante per voi prendere le distanze dai film precedenti con un titolo così diverso? Avete preso questa decisione perché si tratta una storia sulle origini?
CR: Il nostro approccio a questo film è stato della massima importanza. Tutti noi eravamo dei fan, anche dei film di Donner, ma abbiamo capito che se volevamo rivisitare Superman era necessario fare finta che non fossero stati girati altri film. E’ stato il nostro focus per tutto il tempo. E’ questo il motivo per cui abbiamo apportato una serie di modifiche, restando comunque fedeli allo spirito del fumetto e rispettando la mitologia e la storia del personaggio.

Cosa ne pensate del 3D? Siete interessati a procedere con questa tecnica per il prossimo film o a girare, ad esempio, qualcosa in IMAX o in HFR?

DS: Per caso stai cercando di farci delle domande a trabocchetto per costringerci a dirti se il sequel si farà? [entrambi ridono] Mettiamola così: se ci sarà un seguito, molte cose sarebbero da prendere in considerazione, non ce la sentiamo di escludere nulla.

CR: Io posso assicurarti che se saremo abbastanza fortunati da poter procedere con il prossimo, con l’avvicinarsi della produzione discuteremo quale tecnica usare per girarlo, come proiettarlo e così via. Tre anni fa abbiamo a lungo discusso della questione, e alla fine siamo giunti alla conclusione di girarlo su pellicola, e in 2D.

DS: Ci tengo a dire, però, che qualunque progetto Zack decida di dirigere prossimamente, lo girerà in pellicola. Finché la pellicola sarà disponibile, Zack ne farà uso. Non può farne a meno.

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La nostra recensione.

 

 

Ecco la sinossi della pellicola:

Nel pantheon dei supereroi, Superman è il personaggio più riconoscibile e riverito di tutti i tempi. Clark Kent/Kal-El (Henry Cavill) è un giovane intorno ai vent'anni che si sente alienato dai suoi poteri che oltrepassano qualsiasi immaginazione. Trasportato tempo fa sulla Terra da Krypton, un pianeta tecnologicamente avanzato e distante, il giovane Clark è attanagliato dalla domanda "Perché sono finito quaggiù?". Plasmato dai valori dei suoi genitori adottivi, Martha (Diane Lane) e Jonathan Kent (Kevin Costner), Clark scopre che l'avere delle straordinarie abilità conduce a dover intraprendere delle difficili decisioni. E quando il mondo è in estremo bisogno di stabilità, ecco sorgere una minaccia ancor più grande. Clark dovrà diventare l'Uomo d'Acciaio per proteggere le persone che ama e per ergersi a salvatore del genere umano.

Oltre a Henry Cavill, nel cast anche Amy Adams, Russell Crowe, Diane Lane, Kevin Costner, Michael Shannon, Antje Traue, Ayelet Zurer e Laurence Fishburne.

L'Uomo d'Acciaio uscirà il 14 giugno 2013, il 20 in Italia.

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