E’ stata una delle più divertenti tra le conversazioni con il pubblico nella pur ricca tradizione in materia del Festival di Roma, quella moderata da Mario Sesti con protagonisti Wes Anderson, Jason Schwartzman e Roman Coppola.

I tre erano al festival per Castello Cavalcanti, cortometraggio diretto dal primo, interpretato dal secondo e prodotto dal terzo per conto di Prada (è infatti visibile sul canale della casa di moda), una storiella in stile Anderson fatta pensando al cinema italiano.

Iniziamo dal corto, disponibile direttamente qui sotto:

 

A margine della presentazione di questo corto, girato a Cinecittà (Anderson era già stato negli studi romani per realizzare Le avventure acquatiche di Steve Zissou), i tre hanno risposto a domande sia dai giornalisti che dal pubblico. Di seguito vi riportiamo le più interessanti.

Com’è nata l’idea per questo corto?

Era un progetto di Prada, ci hanno lasciato la massima libertà e quindi abbiamo deciso di tornare a Roma, che è una città in cui io e Roman veniamo spessissimo, e di lavorare di nuovo a Cinecittà. In Castello Cavalcanti omaggiamo una scena particolare di Amarcord ma ci sono echi anche del cinema di Pietro Germi. Lui e Fellini sono due autori che amiamo molto.

Come vede noi italiani?

In realtà benchè sia ambientato in Italia non trovo questo un corto “di italiani” io credo che siamo tutti uguali, sarebbe stato uguale l’avessi ambientato in un altro paese.

Ad ogni modo ci piacerebbe, se Prada vuole, portare avanti questo personaggio e magari girare altri corti in altri grandi studi in disuso di luoghi storici del cinema come Tokyo o Parigi.

Nei suoi film c’è sempre un tema musicale dominante, penso ai Kinks in Il treno per il Darjeeling, quale sarà quello di Grand Hotel Budapest?

Non ci sarà, con il compositore Alexandre Desplat abbiamo lavorato con la Balalaika e quindi ci sarà tutta musica dell’est Europa o della Russia ma rielaborata dal cervello di un compositore francese.

Lo stereografo di Gravity ha detto che vorrebbe fare un film con lei. E’ interessato a fare un film in 3D?

Non so bene come si proceda. Io ho adorato Gravity come del resto anche Children Of Men ma non credo di avere la capacità di Alfonso Cuaron di pianificare le scene. Sembra una cosa molto difficile di cui non so molto. Di certo ho comprato da poco una televisione 3D, ci ho visto Delitto Perfetto in tre dimensioni e mi ha stupito come essendo un film tutto in interni, usi l’arredo per creare profondità.

Conosce il cinema italiano attuale?

Mi piace molto Sorrentino di cui ho apprezzato tantissimo La grande bellezza, mi pare il suo film migliore e che attore Servillo! Poi amo il cinema di Nanni Moretti e mi è piaciuto molto Io sono l’amore. Ma non ci arriva molto del vostro cinema in America.

Ha mai pensato di lavorare con Sofia Coppola?

Beh diciamo che non mi è mai arrivata una chiamata da lei che mi dicesse “Ho bisogno del tuo aiuto”, io direi che se la cava bene da sola….

Come ha partorito l’idea di Moonrise Kingdom?

Con Roman avevamo diverse scene in mente, le avevo scritte in maniera slegata ma non riuscivo a farne un film vero e proprio, ci ho lavorato anche qualche mese ma con poco successo. E’ stato solo quando di nuovo mi sono riunito con Roman che siamo riusciti a trovare la chiave migliore.

Quale dei suoi personaggi ama di più?

Non mi sento legato a dei personaggi ma più agli attori che li hanno interpretati e per esempio il lavoro di Jason in questo corto è fantastico.

Farà di nuovo storie per ragazzi come con Fantastic Mr. Fox?

Ho in mente di girare un altro film d’animazione, l’ho anche scritto ma è una storia molto violenta e dura non direi che è per ragazzi, e proprio per questo motivo credo che nessuno lo finanzierà mai.