In una nuova sessione di domande e risposte su Reddit per promuovere il suo ultimo film Monuments Men, Bill Murray è tornato a parlare della sua esperienza con il film d'animazione Garfield, entrando nel dettaglio e spiegando che tutto fu frutto di un errore di valutazione…

Vi riportiamo il suo intervento tradotto qui di seguito.

Qualcuno mi ha chiesto "ci sarà un Garfield 3"?

Non credo proprio. La mia esperienza con Garfield è stata assurda. Avevo solo letto un paio di pagine dello script, volevo tanto lavorare a un film d'animazione, ho dato uno sguardo alla sceneggiatura e sopra c'era scritto "Joel Cohen". 

Non ci ho badato allora, ma era scritto Cohen, non Coen. Io adoro i film dei fratelli Coen, Joel ha un umorismo che adoro. 

Quindi non mi sono preoccupato di leggere lo script. Ho pensato: "Lui è fantastico, lo farò senz'altro". Alcuni mesi dopo mi sono ritrovato in una sala per cominciare le registrazioni. 

Mi sembrava strano perchè le sequenze live erano già state girate, ma il gatto non era stato animato, aveva ancora una strana forma indistinta di colore grigio. Così, con lo script alla mano, ho cominciato a recitare, anche se mi sono presto ritrovato a pensare: "Ho una battuta in mente di gran lunga più divertente" e così ho cominciato a modificare i dialoghi scritti per il gatto. […] Avrò impiegato tra le 6 e le 8 ore solo per circa 10 minuti di materiale.

Il giorno successivo i produttori mi hanno accolto con un set di mazze da golf, ho pensato che fosse "piuttosto estremo", visto che non potevo andare a giocare. In ogni caso, il secondo estratto da doppiare è stato ancora più impegnativo, perchè dovevo fare i conti con tutte le implicazioni delle modifiche ai primi dieci minuti. E' stato davvero difficile trovare delle scappatoie. Alla fine della sessione grondavo di sudore. Avevo bevuto più caffe di un colombiano e ho preteso che mi facessero vedere il film per intero. Finito il film, ci sono stati 2 minuti di silenzio. 

Probabilmente ho detto qualche parolaccia, e ho aggiunto: "Posso sistemare tutto, ma non oggi, neanche questa settimana. Chi ha scritto questa roba?". A quel punto mi si è avvicinato Joel Cohen: "Come si fa a mettere QUELLA scena prima di questa? Com'è possibile?" gli ho detto. "Chi ha montato questa roba?". 

L'altra persona presente era il montatore del film. Ha lasciato il posto il giorno dopo per dedicarsi ad altro. Alla fine le cose sono andate per il verso giusto, abbiamo sistemato tutto e il film è stato un successo. Chiesi a tutta la produzione di giurarmi che non avrebbero più girato del materiale senza prima coinvolgermi.

E lo hanno rifatto! La volta successiva mi hanno chiamato quando avevano oramai girato per più di 5 settimane. E di nuovo ho dato di matto. "Vi avevo chiesto una cosa, di farmelo sapere!". La seconda volta è stata difficilissima, c'erano troppi pazzi coinvolti. A un certo punto credevo di aver sistemato i dialoghi, ma poi il folle regista (che aveva fatto Spongebob) mi ha lasciato dicendomi che aveva una riunione ed è andato a parlare con lo studio che gli ha dato delle direttive, essenzialmente un contrordine nei miei confronti. 

Il film che hanno realizzato dopo quel secondo disguido è uscito direttamente in home video. Quindi si sono dati la zappa sui piedi, nei reni, al fegato e nel pancreas. Ingaggiare qualcuno con una mente più brillante non era meglio?

La ragazza, Jennifer Love-Hewitt, era dolcissima. Nel secondo film l'hanno conciata come una senzatetto. Era chiaro che le cose non sarebbero andate bene.