Qualche giorno fa si è spento Dick Smith, il “Padrino” dei make-up artist. Nei giorni successivi numerose personalità di Hollywood hanno espresso il loro cordoglio e hanno pubblicato memoriali nei suoi confronti, ma uno in particolare si è fatto notare, quello di Guillermo del Toro, suo collega e amico, raccolto da Vulture.

Ecco alcuni dei passaggi più importanti:

Senza Dick Smith, non starei facendo film. È stato il mio mentore. La prima volta che sono entrato in contatto con lui è stato quando ero un bambino. Quando uscì L’Esorcista, comprai il suo kit per il makeup in un negozio di giocattoli. Includeva stampi, gelatina e colori: in giovanissima età, feci così i miei primissimi effetti di makeup. Qualche anno dopo gli scrissi una lettera, spiegandogli quanto avevo bisogno di fare il suo corso di effetti di makeup, perché nessuno in Messico mi avrebbe aiutato a fare gli effetti del mio primo lungometraggio, Cronos. Gli dissi: “Non posso permettermi un artista degli effetti di trucco americano. Devo scolpire, progettare, dipingere – e devo farlo tutto da  solo!”

Lo incontrai finalmente nel 1987, feci domanda per un corso e ci incontrammo a New York. Mi salutò come se fossimo amici da decenni, era incredibilmente aperto e simpatico. Cenò con i miei genitori, me e mia moglie, che all’epoca era ancora la mia fidanzata. Dick entrò praticamente a far parte della mia vita. È stato l’uomo che mi ha fatto cambiare il modo di vedere l’arte di fare film. Voleva diffondere il verbo, la conoscenza, tra i colleghi e chiunque fosse interessato a imparare. Aveva un modo di accogliere chiunque senza pregiudizi o snobberia.

Ancora oggi applico molti suoi principi alle mie creazioni. […] Non bisogna inseguire l’effetto, bisogna inseguire la realtà. È la stessa cosa sia per un mostro che per un delicato effetto prostetico. Mi ha anche insegnato a non scolpire mai una espressione in un effetto prostetico: molti fanno elementi che simulano rabbia, urla, o espressioni esagerate. Bisogna invece scolpire il volto a riposo: in questo modo sarà l’attore a far diventare la protesi parte del personaggio.

[…] Era disposto a parlare con chiunque volesse conoscere di più sulla sua arte. Non ha cambiato solo la mia vita, ma anche quella di centinaia di artisti.

Ecco invece il post pubblicato da JJ Abrams su Twitter:

Un brillante artista, un generoso insegnante, un rivoluzionario, un mentore, un vero gentiluomo. Dick, ci mancherai per sempre.