Come sapete, Noah di Darren Aronofsky uscirà il 20 agosto in home video (qui tutti i dettagli).

Per l’occasione, vi proponiamo una generic interview esclusiva al regista, nella quale Aronofsky parla nel dettaglio delle sue ispirazioni per il film, delle sfide che ha dovuto affrontare e della sua passione per il cinema, vero catalizzatore per questo progetto.

Darren, sei cresciuto in un famiglia di ebrei conservatori. Cosa ne pensi della storia di Noah?

Aronofsky: E’ iniziato tutto quando ho letto per la prima volta la storia di Noè all’età di 13 anni. Non so perché la lessi, ma negli ultimi tempi è riuscita fuori. Nel film ci sono molti significati, quello della speranza, e quello della responsabilità di creazione.

Qual è stata la tua sfida più grande? 

La sfida di riprodurre una delle più grandi storie di tutti i tempi sull’umanità. Tutti hanno sentito parlare di Noè. E’ conosciuta per essere la storia del salvataggio delle coppie di animali. Ho voluto andare contro il credo di tutti e far capire il vero significato di questa storia.

Qual è stato il tuo approccio alla storia?

Ho sempre visto questo testo come una storia di inconfutabili verità. Poi ho deciso di riportarla in vita. Abbiamo preso la storia e l’abbiamo fatta rivivere per un pubblico del ventunesimo secolo.

Parlare di religione in questo è rischioso. Ti ha preoccupato questa cosa?

No, assolutamente. Come ti dicevo, abbiamo cercato di restare molto vicini alla storia raccontata nella Bibbia. Ovviamente abbiamo dovuto interpretare la storia a modo nostro visto che nella Genesi si parla della storia di Noè solo per quattro paragrafi. Nella Genesi Noè non parla neanche ma noi abbiamo voluto che Russell nel film parlasse.

Cosa pensi che possano trarre da questo film credenti e non credenti?

Io credo che I credenti possano prendere tutto ciò che credono da questo film. Mentre i non credenti si emozioneranno quando capiranno che non si tratta della vecchia storia di Noè. Nel film utilizziamo quelle poche tracce che ci dà la Bibbia. Poi abbiamo deciso di creare un mondo fantastico partendo da questi indizi.

aronofsky crowePerchè hai pubblicato la storia di Noah in un fumetto prima del film?

Beh, abbiamo scritto il film sei anni fa. In quel periodo a nessuno interessava fare film sulla Bibbia. Però non mi andava giù che tutto il lavoro fatto per questo film andasse buttato. Ero curioso, i personaggi sono come una prima versione dei supereroi. La storia originale di Noè è molto meglio della storia di Superman secondo me!

Perchè la storia di Noè?

Nessuno ha mai pensato a questa storia.Per me è stato emozionante. È sembre emozionante fare film sulla Bibbia.

Come ti è venuta la passione di fare film?

E’ difficile svegliarsi e pensare di fare film se tutti i giorni c’è qualcuno che ti dice “No”. Devi sviluppare una passione per i tuoi personaggi, così potrai continuare a fare questo lavoro per sempre…

Ti piace raccontare storie “Epiche”?

The Fountain era tutto ciò che desideravo fare. Ho sempre sognato di realizzare quel film. Ogni film ha i suoi limiti e tu devi riuscire a trasformare quei limiti in qualcosa di positivo. Sei sempre limitato da tempo e denaro. Avrei desiderato altri 20 o 30 milioni per girare questo film, ma fortunatamente mi hanno insegnato a vivere con ciò che si ha.

Come mai hai scelto Emma Watson per il ruolo di Ila?

Fortunatamente non avevo visto molto di Emma prima del film. Conoscevo il suo viso perché non se ne può fare a meno. Ma quando è venuta per il provino sono rimasto impressionato dal suo modo di recitare.

Invece Russell? È stato da sempre il tuo Noah?

È stato molto difficile trovare qualcuno adatto a quel ruolo. Avevo bisogno di qualcuno che dimostrasse realmente una forza incredibile e Russell era perfetto in questo. Poi c’è questa grande idea di giustizia nel film. Una combinazione di giustizia e grazia. Avevo bisogno di qualcuno che fosse in grado di comunicare realmente questa idea e di nuovo Russell era perfetto in questo.

Visivamente, cosa ti ha ispirato per questo film?

L’Islanda. Ci sono stato un paio di anni fa e me ne sono innamorato. È un posto completamente nuovo rispetto a.. non so, Brooklyn, per esempio. Ho pensato che potesse essere il luogo perfetto pr girare questo film.

Come hai trovato il giusto tono nella narrazione?

Devi esserre assolutamente realistico. Devono tutti agire come fossero persone vere. Devi inserirli in un contesto in cui sono realistici e crederci.

Come hai deciso quali animali inserire nel film?

All’inizio non ero così interessato a mostrare animali esotici come gli orsi polari, elefanti e giraffe. Come si vede nel film vengono mostrati enormi schiere di specie. E a me non interessava avere animali vivi su set.

Quante ricerche hai fatto?

Oh, infinite. Abbiamo parlato con i maggiori esperti Biblici del mondo. Ci è stato di grande aiuto.

Sei credente?

Non è importante in cosa credo. Quello che importa è il modo in cui ho trattato il testo. Ho voluto riportare in vita la storia di Noè. Non è una questione personale, se sono o meno credente.

Cosa potrà lasciare questo film al pubblico?

Prima di tutto, spero che possano divertirsi. Spero che possa offrire loro uno spunto per parlarne anche una volta usciti dalla sala. Spero che imparino qualcosa sulla storia di Noè. Ci sono molte cose nel film che lo rendono contemporaneo.

 

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