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Cosa vuol dire capolavoro? Un lavoro che si mette a capo, e quindi in testa, ad altri lavori. Alan Alda sostiene in Crimini e misfatti (1989) di Woody Allen che la comicità sia tragedia + tempo (quanto abbiamo dovuto aspettare dopo l’11 settembre 2001 dell’ironia sul terrorismo internazionale? Meno di 10 anni se consideriamo Four Lions, meno di sette anni se consideriamo Postal, poco più di 11 anni se il vostro preferito è Il dittatore).

Peter Bogdanovich sostiene che il capolavoro cinematografico sia definito dal binomio consenso + tempo.

Un film che resiste nel tempo e che non diventa datato, può essere considerato un capolavoro.

E allora ecco che ci chiediamo: Pulp Fiction (1994) di Quentin Tarantino può essere ancora considerato un capolavoro?

Dopo 20 anni (il film usciva il 16 dicembre 1994 in Italia), una Palma d’Oro al Festival di Cannes (il nostro Pupi Avati si batté come un leone con Clint Eastwood in giuria per difendere e premiare Caro diario spunta...