Il 2014 è stato un anno interlocutorio al box-office italiano. Sia gli incassi che i biglietti staccati sono calati rispetto al 2013, ma il confronto non è semplicissimo, in quanto quell’anno Sole a Catinelle ha dato uno scossone all’industria non solo realizzando il maggiore incasso della storia (51.8 milioni di euro) ma anche risollevando una industria piuttosto depressa, che però è tornata piuttosto depressa l’anno successivo. Nel 2014 sono stati incassati 573.9 milioni di euro e staccati 91.3 milioni di biglietti, in calo rispetto ai 617.9 milioni di euro e 97.2 milioni di biglietti del 2013. Il calo, comunque, c’è anche rispetto al 2012, quando furono incassati 608 milioni di euro e staccati 91 milioni di biglietti (e Benvenuti al Sud incassò 27 milioni di euro).

Un anno difficile, piagato da scelte distributive discutibili e da episodi di cannibalismo evidenti

È stato un anno difficile, piagato da scelte distributive discutibili e da episodi di cannibalismo evidenti (l’ammasso di commedie italiane nell’ultima parte dell’anno è stato penalizzante per tutti), e da un’estate nella quale il terrore dei Mondiali di Calcio ha causato una corsa al rinvio (tra giugno e luglio i blockbuster ma soprattutto i film “medi” sono stati pochissimi) che a sua volta ha causato un intasamento di prodotti a settembre. La situazione comunque non è drammatica, è stato un anno difficile in generale (anche negli USA gli incassi sono calati, e anche in quel caso ci sono state strane scelte distributive, come se vi fosse la consapevolezza che sarebbe stato un anno quasi di passaggio in attesa di un 2015 stellare). Sarà interessante valutare cosa accadrà quest’anno, che per il momento è partito benissimo con il successo scontato di Si Accettano Miracoli e quello meno scontato di American Sniper.

Questa la top-ten dell’anno:

  1. Maleficent – 14 milioni
  2. Un Boss in Salotto – 12.3 milioni
  3. The Wolf of Wall Street – 11.9 milioni
  4. Lo Hobbit: la Battaglia delle Cinque Armate – 11.3 milioni
  5. Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo – 10.8 milioni
  6. Interstellar – 10.6 milioni
  7. Sotto una Buona Stella – 10.3 milioni
  8. The Amazing Spider-Man 2 – 9.1 milioni
  9. Hunger Games: il Canto della Rivolta – Parte 1 – 8.9 milioni
  10. Transformers: l’Era dell’Estinzione – 8.7 milioni

Sono solo sette i film che hanno superato i dieci milioni, e nessuno ha superato i 20. Se negli USA e anche in diversi altri mercati la classifica viene dominata dai cinecomic, in Italia l’unico cinecomic in top-ten è The Amazing Spider-Man 2. Al 18esimo posto c’è Captain America: the Winter Soldier (7.1 milioni), seguito da X-Men: Giorni di un Futuro Passato (20esimo, 6.6 milioni) e Guardiani della Galassia (solo 27esimo, 5.6 milioni).

boss in salottoDa notare che i film italiani in top-10 sono tre, e naturalmente sono commedie. La quota di mercato italiana:

  • 152 milioni di euro, 26.6%
  • 24.7 milioni di biglietti, 27.1%
  • 345 film, 27.1%

Il calo si nota rispetto al 2014 (la quota incassi era 29.7% e quella presenze 30.2%), ma è stato causato anche dall’assenza di Zalone, e comunque la nostra quota rimane decisamente ampia rispetto a buona parte dei mercati europei. Guidano comunque gli Stati Uniti, con 288 milioni di euro (50.2% di quota di mercato) e 45.4 milioni di biglietti staccati (49.7%) con 426 film distribuiti (33.5%). Le altre quote piuttosto ampie sono quella inglese (50 milioni di euro, 8.7%) e francese (30.8 milioni di euro, 5.3%).

Questa la top-10 dei film italiani nel 2014:

  1. Un Boss in Salotto – 12.3 milioni
  2. Il Ricco, il Povero e il Maggiordomo – 10.8 milioni
  3. Sotto una Buona Stella – 10.3 milioni
  4. Tutta Colpa di Freud – 7.9 milioni
  5. Andiamo a Quel paese – 7.9 milioni
  6. Il Giovane Favoloso – 6.2 milioni
  7. La Scuola più Bella del Mondo – 5.9 milioni
  8. Il Capitale Umano – 5.7 milioni
  9. Scusate se Esisto! – 5.3 milioni
  10. Un Natale Stupefacente – 5 milioni

Le commedie sono in netta prevalenza, mentre per quanto riguarda gli altri generi ci sono buone e cattive notizie: i buoni risultati di Il Capitale Umano e soprattutto Il Giovane Favoloso (una delle vere sorprese dell’anno) si alternano alle sonore delusioni come quella di Il Ragazzo Invisibile.