E dopo Vincenzo Amato, abbiamo avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchiere anche con Maddalena Ischiale, scelta con Amato da Angelina Jolie per interpretare uno dei due genitori italiani del protagonista di Unbroken Louis Zamperini.

Maddalena è stata presente giovanissima nel cult movie Dellamorte Dellamore di Michele Soavi, ha fatto molto teatro e da qualche anno, proprio come il collega Amato, vive negli Stati Uniti d’America. Questa è la chiacchierata che ci siamo fatti con lei in occasione di questa prima grande occasione hollywoodiana.

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Maddalena, ci racconti come hai ottenuto la parte?

E’ stato un vero e proprio sogno hollywoodiano. Tutto nasce dalla mia amicizia nata presso l’Actor’s Studio con Casey Kramer, la figlia del grande regista di Indovina chi viene a cena? Stanley Kramer. E’ stata Casey a costringermi di fatto a provare a fare il provino per questa “Playful natural beauty” di Unbroken. Tradotto: una bellezza naturale e giocosa. Una mamma italiana. Il problema è che… io non avevo alcun tipo di agente negli Stati Uniti in quel momento. Allora ho deciso di fare quello che NON si deve fare in America: ho chiamato io il casting director. Ho proprio telefonato alla Sony e ho fatto la simpatica sperando di non farli arrabbiare. Per fortuna avevo fatto questo cortometraggio dal titolo Caruso in cui avevo già recitato il ruolo della madre. Grazie al cielo non si sono arrabbiati per questa mia invadenza e hanno accettato di vedere il corto. Poi mi hanno richiamato dicendomi di filmare e mandare le quattro scene del film. L’ho fatto e… mi hanno presa.

Quando hai incontrato la Jolie per la prima volta?

Sono arrivata in Australia lo stesso giorno di Vincenzo e quando sono arrivata Miyavi e Jack O’Connell stavano filmando una scena fortissima in cui Miyavi lo stava picchiando. Sembrava tutto reale e il campo di concentramento era inquietante. Angelina mi è corsa incontro abbracciandomi fortissimo e dicendomi: “Finalmente una donna nel mio film!”. E’ stata un’esperienza incredibile. Sembrava di stare in famiglia. Lei ci è stata vicina durante tutte le riprese spingendoci a domandarle qualsiasi cosa.

Qual è la tua storia? Da dove vieni?

Io sono di Savona, Liguria. Ho vissuto a Roma, Bologna e Brescia. Vivo negli Stati Uniti ormai da 4 anni. La mia formazione è essenzialmente teatrale. Ho fisicamente bisogno di un luogo di lavoro, di una casa. Ecco perché quando sono arrivata a New York mi sono subito precipitata all’Actor’s Studio.

Vincenzo ci ha parlato di una scena tagliata. Tu hai qualche scena tagliata che ti dispiace sia stata eliminata dal film?

Sì. C’era una scena in cui andavo a scuola dal Preside e trovavo tutti gli oggetti rubati da Louis. Il Preside mi rimproverava e io non capivo niente perché il mio personaggio aveva sempre bisogno della traduzione dall’inglese all’italiano. Poi, certo, c’ero anch’io in quella scena che racconta Vincenzo in cui andiamo a salutare Louis alla stazione prima della sua partenza per le Olimpiadi. Mi piaceva quella scena perché era l’unico momento in cui il mio personaggio poteva essere fiero di stare vicino a Louis avendo tutti gli occhi della gente addosso… ma stavolta perché il mio bambino si era comportato bene!

Come sta andando in America?

Molto bene. Sto ancora cercando di capire il sistema di comunicazione diverso rispetto all’Italia perché loro hanno una serie di formalismi comunicativi che noi italiani non abbiamo affatto. Pensa che ho addirittura un’amica cara che… mi corregge le mail che scrivo per aggiungere qualche frase di cortesia che agli americani piace tanto. Devo ancora assimilare la loro cultura ma devo dire che mi trovo bene.

E cosa bolle in pentola per il futuro? Unbroken ti ha aperto le porte di Hollywood?

Devo di re di sì. Ho qualcosa di grosso che sta per succedere sia in America che in Italia.

Cinema?

No. Serie tv. Ma non posso dire niente per scaramanzia!