Il grande interrogativo della settimana, a Hollywood, è se Insurgent riuscirà a battere il suo predecessore, Divergent, nell’esordio al box-office USA.

I dati del tracking, citati oggi da Variety, rivelano che la pellicola della Lionsgate potrebbe effettivamente superare di qualche milione i 54.6 milioni di dollari raccolti da Divergent: si parla infatti di una forbice tra i 57 e i 60 milioni nei tre giorni. Stando al quotidiano di spettacolo, il motivo non è tanto legato alla popolarità dei romanzi, che hanno permesso già al primo film di avere un buon incasso, ma al grande successo della sua protagonista Shailene Woodley e del co-protagonista Ansel Elgort con Colpa delle Stelle, vero e proprio fenomeno dell’estate 2014 negli USA. Una vera e propria fetta in più di fanbase che dovrebbe arricchire quello già nutrito della saga.

La base di pubblico dovrebbe essersi allargata anche grazie al marketing aggressivo della Lionsgate, che ha avuto un anno di tempo per costruire sul successo del primo film (150 milioni negli USA e 288 nel mondo). Insurgent è comunque costato più del suo predecessore (anche se non una cifra esorbitante: 110 milioni di dollari), ma grazie al 3D e all’IMAX dovrebbe recuperare i 25 milioni spesi in più rispetto a Divergent.

Sarà interessante il risultato all’estero, che dovrebbe essere migliore rispetto a quello del primo film principalmente per via della maggiore popolarità della saga dopo l’uscita di Divergent. Quello che non viene calcolato, invece, sono le recensioni decisamente negative ricevute da Insurgent: dopotutto, la saga di Twilight non è mai stata colpita al box-office dal giudizio della critica.

La pellicola comunque non dovrebbe temere troppo la concorrenza di Cenerentola, che perderà circa il 50% rispetto all’ottimo esordio raccogliendo altri 32 milioni di dollari circa. E per il secondo weekend consecutivo, a vincere sarà una pellicola con una eroina femminile.