Si avvicina l’inizio delle riprese in Italia di un’altra grande produzione americana: Inferno, il nuovo film di Ron Howard.

Oggi lo stesso Howard ha confermato su Facebook quando verrà scattato il primo ciak: le riprese inizieranno a Firenze nell’ultima settimana di aprile, e lì si tratterranno fino a metà maggio. In seguito la produzione dovrebbe spostarsi anche a Venezia e Istanbul.

In questi giorni Howard ha pubblicato diverse immagini dal backstage, scattate durante le riunioni di produzione. Nelle foto vediamo il regista assieme ai suoi assistenti mentre progetta alcune sequenze d’azione con l’aiuto di modellini. “I modelli suggeriscono idee per inquadrature specifiche e altri aspetti cinematografici del film. Un mucchio di idee, ma anche qualche discussione,” commenta Howard. “I modellini dei set principali sono sempre fichissimi, gettano luce su eventuali problemi e opportunità”, aggiunge, “utilizziamo i modellini per sperimentare idee sui set e le riprese di alcune scene complesse come la scena d’azione d’apertura o il climax”.

Potete vedere le foto qui sotto:

 

Oltre a Tom Hanks nei panni di Robert Langdon, vi saranno anche Felicity Jones (nei panni della Dottoressa Sienna Brooks), Sidse Babett Knudsen (nei panni della Dottoressa Elizabeth Sinskey), Omar Sy (in quelli di Christopher Bruder), Irrfan Khan (nei panni di Harry Sims). Il villain dovrebbe essere interpretato da Ben Foster.

Scritto da David Koepp e prodotto da Ron Howard e Brian Grazer, il film uscirà il 14 ottobre 2016.

A seguire, la sinossi del romanzo:

Il profilo di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di “infernale” ha molto. Il ritmo e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi. Non è sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante. È naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso, non c’è niente di normale. È un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d’ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare. Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.

Fonte: Facebook