Il viaggio dell’eroe

Vin Diesel non ha sempre avuto un rapporto di diretta e immediata passione per il franchise Fast & Furious. E questo non fa che rendere la sua progressione emotiva e professionale dentro la saga ancora più umana e scevra da qualsiasi retorica o forzatura. Quasi a farlo apposta, come in una sceneggiatura, gli amici di sempre ti convincono, le circostanze della vita ti obbligano e il destino sembra chiamarti verso le tue vere responsabilità. Verrebbe quasi da scomodare il terzo stadio de Il viaggio dell’eroe di Christopher Vogler con quel rifiuto al richiamo che per Vin Diesel è stato ben presente fin dall’inizio.

Non è stato, dunque, un colpo di fulmine. Piuttosto una lenta relazione che è cresciuta e maturata nel corso degli anni. Il veicolo sui veicoli che contribuì a renderlo una star all’inizio del nuovo millennio non lo faceva proprio impazzire nonostante gli ottimi incassi del primo Fast and Furious del 2001 (207 milioni di dollari...