Non molti film vengono discussi e messi sotto esame dagli spettatori per anni e anni, ma Inception di Christopher Nolan è uno di quelli.

Uscito nelle sale nel 2010, Inception riesce ancora oggi a far scaturire dibattiti basati sul suo controverso finale: Cobb (Leonardo DiCaprio) è tornato alla realtà o è finito nel livello più basso del suo subconscio?

Opsite dell’Università di Princeton, Nolan ha espresso ancora una volta il suo punto di vista su tale argomento durante un discorso rivolto a tutti gli studenti, atto a spronarli ad inseguire le proprie realtà, e non i propri sogni:

Sento che durante il corso del tempo abbiamo iniziato a considerare la realtà come un parente povero dei nostri sogni in un certo senso… Voglio invece dire che i nostri sogni, le realtà virtuali, queste astrazione che ci piacciono e ci circondano, sono sottoinsiemi della realtà.

Collegandosi al finale del film Nolan ha poi dichiarato:

La maniera in cui finisce il film, quando vediamo Cobb, il personaggio di Leonardo di Caprio insieme ai suoi figli, egli si trova nella sua realtà soggettiva. Non gli interessa più molto: forse tutti i livelli di realtà sono validi.

Questo rappresenta un punto cardine per gli spettatori in termini assoluti, anche se io so che quello che sto guardando è finzione, una sorta di realtà virtuale, ma la domanda sul finale di Inception, se sia realtà o sogno, è una delle domande che più mi è stata posta riguardo i miei film. È importante per la gente perché tale quesito riguarda la realtà. Ed è la realtà che conta.

Certo, non avrà apertamente svelato uno dei finali più misteriosi degli ultimi anni, ma comunque Nolan ha espresso il suo soggettivo punto di vista su tale questione.

 

FONTE: THR