Dopo film come John Carter e The Lone Ranger, la Walt Disney Pictures si trova ad affrontare un nuovo pesante tonfo al box-office mondiale. E questo nell’anno dei grandi successi per “costole” come la Marvel (Avengers: Age of Ultron), la Lucasfilm (Star Wars: il Risveglio della Forza, si parla già di potenziali record) e la Pixar (Inside Out e The Good Dinosaur non dovrebbero deludere), o per una fiaba come Cenerentola (95 milioni di budget, oltre 500 milioni nel mondo).

Stiamo parlando di Tomorrowland: il film di Brad Bird, considerato molto ambizioso (anche solo perché originale, pur essendo basato su una serie di idee legate ai parchi a tema Disney), potrebbe costare davvero caro alla major.

La perdita netta è stata stimata dall’Hollywood Reporter: la Disney ha investito nel progetto 180 milioni di dollari di budget e altri 150 milioni di dollari per promozione e distribuzione in tutto il mondo. Il film ha incassato finora solo 170 milioni di dollari in tutto il mondo. Solo la metà di questi soldi torna alla casa di produzione, il che rende il calcolo abbastanza semplice: a fine corsa la major avrà perso circa 140 milioni.

I motivi di questo insuccesso sono diversi, e vanno dalla tendenza a Hollywood di affollare di uscite il mese di maggio (nonostante le scuole siano ancora aperte e quindi il potenziale incasso per i blockbuster sia minore) al fatto che la critica e il passaparola non hanno spinto il film, che invece hanno alimentato pellicole come Mad Max: Fury Road e Pitch Perfect 2, uscite nello stesso periodo.

Sarà interessante capire se questo insuccesso spingerà la Disney a rivedere le proprie strategie per i prossimi anni, puntando sempre di più sui prodotti delle sue controllate oppure su remake/sequel/nuovi adattamenti dei grandi classici. Dando un’occhiata alla lineup della major, l’impressione è che questo processo sia già in atto.