Gli abitanti del nostro pianeta si figuravano al massimo che su Marte potessero esserci altri uomini, forse inferiori a loro e pronti ad accogliere a braccia aperte una missione di civilizzazione. Tuttavia, di là dagli abissi dello spazio, menti che stanno alle nostre come le nostre stanno a quelle degli animali bruti, intelletti vasti, freddi e spietati guardavano la terra con invidia e preparavano, lentamente ma con fermezza, i loro piani contro di noi.


Herbert George Wells, La Guerra dei Mondi, 1897

 

Banalmente, non sapevo se citare H.G.Wells o Life on Mars? di David Bowie per l’esordio di questo articolo.

Alla fine, ho materialmente fatto testa o croce affidando la scelta alla sorte.

Ha vinto lo scrittore nato in quel di Bromley nel 1866 come avrete intuito.

È il 13 dicembre del 2014.

Sono passati esattamente 13 mesi da quando ho visitato l’antico Egitto riportato in vita non grazie a chissà quale fantasmagorico dispositivo per gli spostamenti spazio temporali, ma da Ridley Scott e il suo team in quel di Almeria ed ecco, dove era stato allestito il set di Exodus: Dei e Re. Ed ecco che mi ritrovo, zaino in spalla e trolley al seguito, pronto a salire a bordo di un treno per effettuare il primo di una serie di step che mi avrebbero portato di nuovo gomito a gomito col regista di Alien e Blade Runner.

In direzione Marte.

Senza per questo dover affrontare anni e anni di preparazione in un qualche centro di ricerca spaziale, nonché la claustrofobia di una trasferta interplanetaria all’interno di un mezzo sofisticato quanto volete, ma dagli spazi sicuramente più angusti di quelli assicurati, chessò, da uno Star Destroyer, con i suoi ariosi ponti e vetrate panoramiche triangolari.

Mi piace molto viaggiare, sia chiaro, ma ho un rapporto conflittuale con gli spazi angusti.

Tenda? Ok! Barca? Ok! Ma devo avere la possibilità di uscire a prendere una boccata d’aria ogni tanto o, almeno, di avere la possibilità di muovermi un po’. Ho sempre dato enorme importanza alla prossemica.

Bando, dunque, alle velleità da pioniere dello spazio profondo e largo ai mezzi di trasporto standard. Che saranno meno poetici dei razzi progettati dalla NASA e dalla JPL, ma più consoni alle mie esigenze diametralmente opposte al concetto di épater la bourgeoisie.

Planes, Trains and Automobiles insomma.

Perché, per il sottoscritto, ogni scusa è buona per tirare in ballo John Hughes quando tolgo ogni freno inibitore alla logorrea. Ditemi una cosa e io ce lo collego automaticamente. Neve. Facilissimo: Mamma Ho Perso l’Aereo. Parenti. Io e Zio Buck. Asia. Sixteen Candles. Vedete? Non lo faccio apposta, mi viene così.

Il neurone sano però sta alzando la voce per ricordami che sono qua per un altro motivo, quello citato in apertura: Sopravvissuto – The Martian e relativa set visit, perciò riprendo le fila del discorso. La 20Th Century Fox mi ha invitato a Budapest per visitare i Korda Studios, sede della fetta più ingente di riprese effettuate per l’adattamento dell’omonimo bestseller di Andy Weir, edito in Italia dalla Newton & Compton Editori.

E per la seconda volta nel giro di – grossomodo – un anno mi sono ritrovato immerso nella ciclopica macchina produttiva messa in moto dal filmmaker britannico, un’esperienza estremamente differente da quella vissuta nel deserto spagnolo per Exodus: Dei e Re, anche per il semplice dato climatico. Dal caldo quasi estivo del deserto novembrino al gelo delle sponde del Danubio.

Ma, chiaramente, altrettanto esaltante per tutta una serie di motivi che avrò modo di spiegare e illustrare nel corso delle prossime settimane. Sulle pagine di BadTaste.it arriveranno i resoconti delle interviste realizzate con i membri del cast presenti, ovvero Matt Damon, Jessica Chastain, Sebastan Stan e Kate Mara, con i produttori e con i talent dei vari dipartimenti artistici che, sotto la direzione del generalissimo Ridley Scott, hanno contribuito a plasmare l’avventura dell’astronauta lost in space Mark Watney.

Come aperitivo alla coverage inaugurata oggi, potete ammirare una serie d’immagini esclusive che la 20Th Century Fox ha deciso di diffondere tramite le pagine degli outlet di cinema presenti: a rappresentare il web per l’Italia c’era BadTaste in esclusiva assoluta.

Pronti a un viaggio interplanetario da fare comodamente seduti sul divano di casa o sulla sdraio al mare?

Commencing countdown, engines on (Five, Four, Three)

Check ignition and may God’s love be with you (Two, One, Liftoff)

E alla fine sono anche riuscito a citare David Bowie.

In calce ecco le tre nuove immagini ufficiali di Sopravvissuto – The Martian che BadTaste propone in anteprima per l’Italia!

 

THE MARTIAN

THE MARTIAN

THE MARTIAN

 

Con un cast di eccezione composto da Matt Damon, Jessica Chastain, Jeff Daniels, Sean Bean, Kristen Wiig, Kate Mara e Sebastian Stan, la produzione della pellicola si è svolta, nell’arco di 4 mesi, tra Giordania (vallata del Uadi Rum) e Ungheria (Budapest, Korda Studios).

Damon interpreta un astronauta che viene misteriosamente abbandonato su Marte dal suo equipaggio. Dovrà cercare di sopravvivere per tutti e quattro gli anni necessari perché un nuovo equipaggio venga a recuperarlo, senza possibilità alcuna di comunicare con la Terra.

Simon Kinberg, Aditya Soodb e lo stesso Scott hanno prodotto la pellicola.

Questa la sinossi del film:

Durante una missione su Marte, l’astronauta Mark Watney ( Matt Damon ) viene considerato morto dopo una forte tempesta e per questo abbandonato dal suo equipaggio. Ma Watney è sopravvissuto e ora si ritrova solo sul pianeta ostile. Con scarse provviste, Watney deve attingere al suo ingegno, alla sua arguzia e al suo spirito di sopravvivenza per trovare un modo per segnalare alla Terra che è vivo.

A milioni di chilometri di distanza, la NASA e un team di scienziati internazionali lavorano instancabilmente per cercare di portare “il marziano” a casa, mentre i suoi compagni cercano di tracciare un’audace, se non impossibile, missione di salvataggio.

Il film è basato sul romanzo best seller “The Martian” di Andy Weir.