“Qualche volta, quando ero piccolo e vivevamo vicino alla ferrovia di Amsterdam a New York non avevamo abbastanza cibo da mangiare, ma molto spesso capitava che qualche senzatetto bussasse alla nostra porta e mia madre trovava sempre qualcosa da donargli. Mi diceva sempre che ‘Devi sempre prenderti cura delle altre persone’. Questo insegnamento mi è rimasto dentro.”

La madre in questione è Bryna “Bertha” Sanglel, sposata a Herschel “Harry” Danielovitch, entrambi immigrati bielorussi di religione ebraica, mentre l’aneddoto è raccontato dal loro figlio, l’ormai novantottenne Issur Danielovitch, più noto col nome d’arte di Kirk Douglas.

Douglas e sua mogie Anne, sposati dal 1954, hanno deciso di destinare a iniziative benefiche e istituti vari il loro cospicuo patrimonio di svariate decine di milioni di dollari, accumulati grazie all’intelligenza imprenditoriale della donna. Nei tempi in cui Kirk Douglas è stato una star di prima grandezza, gli attori di Hollywood non potevano beneficiare di trattamenti economici paragonabili a quelli attuali, ma attraverso l’apertura di una casa di produzione personale – un concept all’avanguardia per gli anni ’50 – e per mezzo di un fondo fiduciario, i due hanno potuto ottimizzare molto più di tante altre vecchie glorie della Mecca del cinema.

Mia moglie è estremamente intelligente. 50 anni fa ha istituito un fondo che, da quel giorno, è andato sempre in crescendo. Recentemente, era il 2012, le ho domandato “Cara, quanto abbiamo da parte?”. E lei mi ha detto “80 milioni”. Ho esclamato “Cosa??!!”. Sua moglie Anne aggiunge che, dopo aver ripreso fiato, il marito ha deciso di voler dare via tutto.

Tramite la Douglas Foundation i due hanno già donato 50 milioni di dollari a varie istituzioni, come la loro Alma Mater, la St. Lawrence University, istituendo delle borse di studio per gli studenti meno abbienti, al Westwood’s Sinai Temple che ospita il centro per l’infanzia Kirk & Anne Douglas, all’Ospedale per l’Infanzia di Los Angeles, per cui hanno acquistato un macchinario per interventi chirurgici sui bambini, alla costruzione di 408 campi gioco nel distretto scolastico di Los Angeles e a un centro di accoglienza per donne senzatetto.

Ma il più grande contributo dato dai due sono i circa 20 milioni donati al Woodland Hills campus per la cura e il mantenimento della struttura destinata a chi soffre di Alzheimer e altre forme di demenza (chiamata Harry’s Heaven, in onore del padre di Douglas) nonché i 15 milioni per l’ampliamento del settore tramite il Kirk Douglas Care Pavilion, la cui costruzione partirà a dicembre, a ridosso del 99° compleanno del leggendario attore.

FONTE: THR

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