Durante la promozione di 99 Homes, Andrew Garfield ha risposto a una serie di domande a proposito di The Amazing Spider-Man e dell’accordo tra la Sony e i Marvel Studios.

In un’intervista diffusa da Kaki’s Corner, nello specifico, l’attore ha dato voce a una nostalgica riflessione su tutta la sua esperienza, che vi proponiamo integralmente a seguire.

Cosa ho ricevuto dall’essere Spider-Man? Niente, perché non lo sono mai stato. Spider-Man è un personaggio immaginario, non è reale. [ride]. Per dare una risposta più vulnerabile, dirò che all’inizio ci credevo. Mi sono fiondato nel progetto credendoci con tutto me stesso, pensando con tutto il mio ego: “Ce l’ho fatta, ca**o. Sono il fottuto Uomo Ragno“. La verità è che erano tutte frottole, non ce l’ho mai fatta, non sono mai stato Spider-Man.

Ero l’attore che sono, la persona che oggi sento di essere. Lottavo cercando di fare i conti con qualcosa che avevo sopravvalutato fin troppo. La cosa positiva è che Peter Parker stava facendo lo stesso, stava creando un simbolo che non riusciva a sorreggere. Non era mai abbastanza, e io non mi sentivo abbastanza. Non sono riuscito a fare molto, non sono riuscito a salvare quei film…eppure non dormivo.

[ride]

Lo volevo davvero. Non sto dicendo che quei film andassero salvati, ma il punto è che non sono riuscito a renderli profondi, intensi e pieni d’anima come sognavo. E ciò non mi sarà più possibile, con nessun altro film. In quella situazione era tutto molto difficile perché… beh, perché sì.
Con The Playlist Garfield ha poi parlato di tutta la pressione – e delle aspettative – attorno ai film:
C’era molta pressione dovuta al voler accontentare tutti, ma non è possibile farlo. Finisci per non accontentare nessuno, o accontentare tutti poco. I film sono orientati alla massa, quindi ai 50enni bianchi, agli adolescenti gay, alle ragazzine e agli omofobi bigotti. […] E questo aspetto era una seccatura, non si può vivere così. Vivere sentendo il peso di tutte quelle aspettative è stato come una prigione.
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Il nuovo Spider-Man debutterà al cinema con una comparsa (o qualcosa in più) in Captain America: Civil War.

A dirigere il nuovo Spider-Man, in uscita in IMAX e in 3D il 28 luglio 2017, sarà Jon Watts, protagonista il giovane Tom Holland. Zia May sarà interpretata da Marisa Tomei. Le riprese partiranno a giugno 2016. La sceneggiatura è opera di John Francis DaleyJonathan M. Goldstein.

La pellicola non racconterà le origini del personaggio, ma si concentrerà sugli anni del liceo di un Peter Parker già in azione.

Verrà co-prodotto da Kevin Feige assieme al suo team di esperti della Marvel, e da Amy Pascal, che ha supervisionato il lancio del franchise per la Sony 13 anni fa. Insieme, collaboreranno a una nuova direzione creativa per il lancia ragnatele. Sony Pictures continuerà a finanziare e distribuire i film della saga, e sarà ancora proprietaria dei diritti di sfruttamento del personaggio, mantenendo il controllo creativo finale.

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