Tutto si risolse con un nulla di fatto per via delle opinioni differenti fra il regista e l’attore sulla strada che la pellicola doveva intraprendere. Ora, dall’annuale Actor Roundtable dell’Hollywood Reporter, la star torna a parlare di questa “occasione persa” circostanziando con maggior precisione il perché di questa sua scelta:
Si è trattato di differenze creative nella direzione da approntare alla storia. Per me una storia sostanzialmente perfetta: un tizio impara a uccidere per riprendersi sua moglie che è stata ridotta a schiava. È solo che io e Quentin non riuscivamo ad accordare su una questione. Volevo davvero fare quel film, lo volevo con tutto me stesso, ma doveva essere una storia d’amore, non di vendetta.
Smith, quindi, avrebbe partecipato a Django Unchained solo alla condizione appena enunciata. Secondo l’attore, infatti, la violenza genera solo altra violenza:
Non possiamo guardare a Parigi e a quello che è accaduto e pensare di voler fottere qualcuno per questo. La violenza genera solo altra violenza. E non riesco a connettermi con l’idea che la violenza sia la risposta. L’amore deve essere la risposta.
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