Ian McKellen ha da poco pubblicato su Twitter un suo memoriale di Alan Rickman, morto oggi a 69 anni.

Ve lo riportiamo tradotto da noi qui sotto:

C’è così tanto di ineguaglibile da ricordare su Alan Rickman. La sua carriera è stata ai massimi livelli, come attore teatrale e cinematografico, e come regista. Il suo ultimo film “A Little Chaos”, con la sua incancellabile interpretazione nei panni di Luigi XIV, merita di essere mostrato al pubblico più ampio possibile.

Oltre a una carriera per la quale il mondo rimarrà sempre in debito, si è costantemente prodigato nell’aiutare gli altri. Che fosse per istituzioni come il RADA o per individui o per me, il suo consiglio era sempre azzeccato. Ha messo la filantropia liberale al centro della sua vita. Lui e Rima Horton (50 anni assieme) sono sempre stati in cima alla mia lista dei sogni di persone da invitare a cena. Alan poteva essere a tratti divertente e indignato e pettegolo e generoso. Tutto questo detto sottovoce, con quel tono caratteristico quanto quello di Edith Evans, John Gielgud, Paul Scofield, Alec Guinness, Alastair Sim o Bowie.

Quando interpretò Rasputin, io ero lo Zar Nicola. Le riprese erano iniziate prima che io arrivassi a San Pietroburgo. Nel preciso istante in cui entrai nella camera del mio albergo, il telefono squillò. Alan, per dirmi “benvenuto, spero il volo sia stato tollerabile, ti piacerebbe unirti a cena con me, Greta Scacchi e gli altri tra un’oretta nel ristorante?” Alan, il leader che si preoccupava degli altri. In quel film, scoprì che la troupe russa aveva pasti ancor più orribili dei nostri. Quindi protestò, con successo. Durante il mio primo giorno prima delle riprese, ad Alan non piacque il tono paternalista e prepotente che il regista ebbe con me facendomi notare una cosa. Alan, vedendo che ero un po’ desolato, fece un rapido e coinciso riassunto della mia carriera, e pretese ad alta voce che il regista cambiasse tono.

Dietro la sua brillante indifferenza e noncurante eleganza, dietro quella faccia triste, che era altrettanto bella quando prorompeva in una risata, c’era un’anima super-attiva, sempre alla ricerca e realizzata, un supereroe, dimesso ma mortalmente efficace.

Avrei voluto così tanto che interpretasse Re Lear e qualche altro classico, ma è da avidi pensarlo. Lascia una moltitudine di fan e amici, grati e in lutto.

 

Foto: Mckellen.com

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