Continua a tenere banco la vicenda della chitarra d’antiquariato distrutta accidentalmente da Kurt Russell sul set di The Hateful Eight.

Il fatto era noto dal 31 dicembre, ma solo in questi giorni è balzato all’attenzione del vasto pubblico, e dopo le dichiarazioni del sound mixer Mark Ulano che vi abbiamo riportato ieri, oggi tocca a Jennifer Jason Leigh, che in un articolo su Billboard ha spiegato la rezione di Russell quando ha appreso che la Martin acustica degli anni sessanta del 1800 che aveva sfasciato era originale (l’attrice lo sapeva, e la sua reazione è quella che vediamo nel film di Tarantino):

Non fermi mai una scena finché Quentin non dice “taglia!” E Kurt pensava che fosse una chitarra finta. Penso che nemmeno Tarantino sapesse che la chitarra era uno strumento vintage. La scena stava andando esattamente come lui voleva che andasse, e voleva che quella sequenza fosse in real time, un lungo piano sequenza senza tagli.

Kurt è stato malissimo, non ne aveva idea. Quando lo ha scoperto i suoi occhi si sono letteralmente riempiti di lacrime. Alla fine la scena era fantastica, ma è stato un peccato per la chitarra, per il mio insegnante di chitarra e per me.

La Leigh aveva infatti appena imparato a suonare proprio su quella Martin:

La distruzione della chitarra mi ha spezzato il cuore, perché la adoravo. La portavo a casa ogni giorno e la suonavo, esercitandomi. Aveva un suono meraviglioso, caldo. Chiesi quanto costava, e mi venne detto che valeva circa 4mila dollari, volevo comprarla alla fine delle riprese. […] Ma si erano dimenticati uno zero, valeva 40,000 dollari e stava in un museo, non me l’avrebbero mai venduta. Ma Kurt sapeva quanto adoravo quella chitarra. Tarantino mi ha regalato un’altra Martin, degli anni ottanta dell’ottocento, come dono di fine riprese.

Le persone che l’hanno presa meglio sono quelli della Martin. La loro risposta è stata “ve ne serve un’altra? Ne manderemo un’altra”. Volevano solo che tenessimo i pezzi da parte per esporli nel loro museo.

La realtà è un’altra, come ha spiegato il direttore del museo Martin a Reverb.com:

Vorremmo chiarire che quell’incidente in realtà ci ha colpiti molto. Non avevamo idea di cosa dovesse succedere nella scena, né che a Kurt Russell non fosse stato detto che era un pezzo inestimabile e insostituibile del nostro museo. L’assicurazione ci ha ripagati, ma non si tratta di soldi, si tratta di preservare un pezzo della storia musicale Americana.

Come vi riportavamo ieri, il museo non presterà mai più dei pezzi per le riprese di un film. La scena girata da Tarantino, alla fine, è stata tenuta così come girata, in quanto il regista ha deciso che non era necessario rigirarla.

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Ambientato nel nevoso Wyoming qualche anno dopo la fine della Guerra Civile, il film ruota attorno alle tensioni che si creano in un gruppo di persone rimaste intrappolate in un saloon dopo che una tempesta di neve ha divelto la loro diligenza. Il gruppo include due cacciatori di taglie, un soldato Confederato rinnegato, uno sceriffo, una prigioniera (Leigh), l’autista.

Nel cast del film Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demian Bichir, Tim Roth, Michael Madsen, Bruce Dern, Channing Tatum.

Il film è uscito a Natale nei cinema americani in pellicola 70mm, l’8 gennaio negli altri formati, il 4 febbraio in Italia dopo il lancio del Roadshow il 29 gennaio.

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