L’insuccesso di Ben-Hur al box-office americano potrebbe portare fino a 100 milioni di perdite per la MGM e la Paramount Pictures.

A rivelarlo Variety, che ha consultato alcune fonti provenienti da altri studios per provare a quantificare il danno economico che potrebbero subire le compagnie. Con un debutto da 11.2 milioni di dollari nel primo weekend, l’idea è che Ben-Hur riesca a malapena a superare i 30 milioni di dollari in incassi negli USA, e a superare il centinaio nel resto del mondo. Negli Stati Uniti, in genere, le major ottengono circa la metà degli incassi cinematografici, mentre nel resto del mondo la percentuale varia da territorio a territorio (in Cina, per esempio, le percentuali d’incasso riservate alle major sono molto più basse, nell’ordine del 20-25%).

Diverse fonti sostengono che per andare in attivo recuperando budget e spese di marketing il film dovrebbe incassare circa 250 milioni di dollari in tutto il mondo, ed è per questo che si parla di una perdita così ingente. Stime più prudenti tengono in considerazione il fatto che, tra diritti tv e un possibile successo in home video, le perdite potrebbero scendere intorno ai 60-75 milioni di dollari, comunque una cifra importante. Il danno maggiore andrà alla MGM, che si è accollata più della metà del budget, mentre la Paramount ha investito nel resto con il contributo delle case di distribuzione internazionali.

Ricordiamo che il blockbuster di Timur Bekmambetov, in uscita il 29 settembre da noi, è stato girato in Italia tra Cinecittà Studios, Matera e Gravina di Puglia.

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