Poche ore fa la critica oltreoceano ha potuto guardare in anteprima Miss Peregrine – La Casa dei Ragazzi Speciali, l’ultimo film di Tim Burton in uscita il 15 dicembre nei cinema del nostro Paese.

A seguire vi proponiamo alcuni commenti:

  • Slant Magazine – La regia di Tim Burton ci ricorda la distinta e peculiare timidezza che è sempre stata nel cuore dei suoi film.
  • IndieWIRE – Burton non riesce a reinventare (o a rianimare) i film mirati a un pubblico young adult, per quanto stenda il filtro di Snapchat “Tim Burton” su tutto il film, come se un surplus di grandi occhi potesse compensare una grossa mancanza di idee.
  • CraveOnline – L’ultimo film di Tim Burton può sembrare un film fantasy young adult come tutti gli altri, ma fortunatamente finisce per essere una potente allegoria per la crisi dei rifugiati che stiamo vivendo.
  • Collider – Miss Peregrine funziona solamente come meta-commento sul regista e sulla sua visione del mondo. Può essere considerato al massimo come una forma di intrattenimento usa e getta.
  • TheWrap – Troppe scene di personaggi che spiegano parti della trama, mentre altre vengono deliberatamente lasciate in sospeso con il solo scopo di spianare il terreno verso dei colpi di scena del terzo atto.
  • ChrisStuckmann.com – La visione di Burton cade preda di una trama confusionaria, di un cattivo debole e di un protagonista noiosissimo.
  • Stuff.co.nz  – Miss Peregrine è una corsa mozzafiato sulle montagne russe, un’avventura piena d’azione che fa ampio uso della magia degli effetti visivi e del genio dei costumi Colleen Atwood
  • Variety – Lo script frequentemente pieno di guizzi di Goldman è l’ingrediente segreto che rende Miss Peregrine perfetto per la sensibilità di Burton, permettendo al regista di rivisitare e espandere dei temi già esplorati nei suoi primi lavori.
  • Time Out – Quattro libri di Harry Potter racchiusi in un solo film.
  • Joblo – Seppur migliore della media dei fantasy per adolescenti grazie al solo cast, Miss Peregrine non può fare a meno di ricordarci quei film speranzosi di diventare franchise sulla scia di Harry Potter, come La Bussola d’Oro, Ember e Eragon. Il film vale la pena di essere visto solamente per Eva Green che Burton sa bene come valorizzare.
  • THR –  Per almeno la prima ora, forse per un po’ di più, Tim Burton sembra deciso a rendere Miss Peregrine uno dei suoi migliori lavori. Purtroppo il veleno del cinema contemporaneo più commerciale – con CGI e effetti speciali – prende piede mettendo da parte una narrazione intrigante e genuina.

Nel cast del film, tratto dal romanzo di Ransom Riggs (in italiano La Casa per Bambini Speciali di Miss Peregrine) Eva Green, Asa Butterfield, Samuel L. Jackson, Alison Jenney, Chris O’Dowd, Judy Dench, Rupert Everett.

La trama del film, come il romanzo, segue le vicende di un ragazzino che viene portato su un’isola dove deve aiutare un gruppo di orfani dotati di poteri speciali da creature che intendono distruggerli. La sceneggiatura è stata curata da Jane Goldman, mentre Peter Chernin si occupa della produzione tramite la sua Chernin Entertainment (che ha un accordo di produzione con Fox).

Ecco la sinossi del romanzo:

Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d’altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l’oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all’orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d’epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che – protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo – si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?

L’uscita è prevista per il 30 settembre negli USA e il 15 dicembre in Italia.

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