In un’intervista con Collider lo sceneggiatore ha parlato del film in questi termini:
Lo amo. È uno degli script che ho preferito scrivere negli ultimi anni, perché rivisitare la storia di Frankenstein significa affrontare molti problemi legati al desiderio degli uomini di dominare le donne. La storia di qualcuno che dice: “Non sono di tua proprietà” è una storia di liberazione. È stato fantastico, spero che il progetto parta il prima possibile, perché sarebbe un film fantastico.
Sull’Universo Condiviso dei Mostri che la Universal sta cercando di sviluppare da tempo ha poi spiegato:
Durante la stesura del copione sono rimasto in contatto con i produttori di La Mummia e con la Universal per avere un’idea di quello a cui stavano lavorando. Non possono essere film troppo diversi, anche se magari ognuno è definito dalla personalità della sua creatura.
Le storie assumono il carattere del mostro di cui parlano. Nella nostra, la Moglie è essenzialmente una figura amichevole, tragica e tormentata. La Mummia invece è una entità negativa che va fermata.
Insomma, facciamo tutti parte dello stesso albero, ma siamo frutti diversi.
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