Ci sono Gabriele Salvatores e Victor Perez al panel di Il Ragazzo Invisibile 2, rispettivamente regista e supervisore agli effetti visivi (che ha lavorato a Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno, Rogue One: a Star Wars Story e Harry Potter e I Doni Della Morte) del film che uscirà nel 2017, alla masterclass organizzata nell’Area Movie dell’edizione 2016 di Lucca Comics & Games, manifestazione durante la quale vennero mostrate le prime immagini di Il Ragazzo Invisibile due anni fa (a onor del vero le primissime immagini vennero mostrate qualche mese prima agli esercenti del Ciné di Riccione).

Le riprese stanno per essere ultimate, il budget è salito a 8 milioni di euro ma le settimane di lavorazione sono state minori proprio grazie all’uso di previsualizzazione digitale.

Dalla clip in anteprima che ci viene mostrata, con immagini del backstage, è subito evidente che questo secondo episodio avrà più personaggi, più poteri, più ambientazioni, location e sembrerebbe più azione (ma ovviamente ci basiamo solo su una clip per dirlo). Il backstage non è male, mostra molti effetti analogici al pari di digitali e mapping facciali, morphing o i più ovvi green screen che non si vedono di frequente in Italia, così come molti giochi di cavi che, ce l’ha insegnato il cinema americano degli ultimi 15 anni, nonostante siano artifici da anni ‘70 ben si adattano al cinema moderno. Salvatores stesso però chiarisce che il film avrà lo stesso tono del primo, sarà cioè una storia di formazione e di sentimenti, una in cui “i superpoteri sono un modo di esternare ciò che i personaggi provano”.

Se infatti il protagonista, ora diciassettenne, ha il potere di sparire che riflette molto quello che è il suo carattere, non vale lo stesso per uno dei nuovi personaggi come ha spiegato Salvatores:

Stavolta il film è più adulto e spettacolare, ma anche più dark. Paradossalmete però siamo andati più in profondità con contenuti e nel rapporto tra i personaggi. Qui il nostro eroe dovrà confrontarsi con due madri, quella biologica [creduta morta, ndr] che si presenta e lo vuole, e quella che l’ha adottato. Già questo ti fa capire che le dinamiche sono completamente diverse. E poi addirittura c’è una sorella! A questo punto il protagonista si chiede quale sia la famiglia a cui appartiene davvero.

Aggiunge Perez:

Il protagonista ha una sorella e la sorella ha anche dei poteri, cioè genera e manipola il fuoco. Il fuoco però lo giri sul set di solito, perché non c’è solo quel che vedi ma anche come distorce la luce o l’aria. Noi invece l’abbiamo fatto tutto in digitale e con effetti pratici. Con una lampadina generiamo la luce che farebbe il fuoco, e un ventilatore invece simula la distorsione nell’aria. Questa è la base, che rendiamo sempre più complessa a seconda delle scene e che è propedeutico all’arrivo del digitale.

Dai primi test che ci ha mostrato sembra che gli effetti di fuoco funzionino molto, benché ancora non finalizzati.

Salvatores:

Natasha ne ha subite di tutti i colori ed è un po’ incazzata, diciamo, quindi si infiamma facilmente. Il gioco che abbiamo fatto tra supereroi ed effetti speciali è proprio questo, rendere esterni dei sentimenti interni.

Una delle cose più interessanti è l’utilizzo dei digital double, cioè il fatto che Il Ragazzo Invisibile 2 non solo tenti una produzione e degli effetti inediti per il cinema italiano, ma provi anche a stare al passo con le innovazioni internazionali creando la versione digitale di un personaggio reale:

Salvatores: “Per alcune scene troppo pericolose abbiamo deciso di usare una versione digitale di un attore”

Perez: “Il digidouble inizialmente doveva essere usato pochissimo, quasi di nascosto ma poi visti i primi risultati abbiamo deciso di usarlo molto di più. Sono scene in cui parecchie inquadrature sono digitali al 100%”

Ritornerà anche l’idea di affiancare al film fumetti e attività crossmediali sempre con Panini Comics.

Se vi state comunque chiedendo quanto di tutto questo lavoro e del punto di vista di Victor Perez influirà sul film, quanto cioè possa cambiarne il tono la risposta la dà Salvatores stesso, ripetendo una delle frasi che avevamo sentito di più nella promozione di Il Ragazzo Invisibile e che poi in effetti ha rispecchiato quel che il film era:

Ho cercato di non dimenticare mai gli effetti speciali più potenti di tutti: quelli del cuore, della mente e dei pensieri.

Del resto anche quando è stato citato Lo Chiamavano Jeeg Robot, per un obbligatorio confronto tra quelli che sono i due unici cinecomic italiani, sempre Salvatores ha precisato il suo punto di vista:

A me Jeeg Robot è piaciuto ma non c’è paragone con Il Ragazzo Invisibile. Mainetti ha lavorato sul cinecomic classico, cioè dentro la tradizione, noi invece abbiamo tentato qualcosa di più complesso quanto a rapporti tra i personaggi.

Il Ragazzo Invisibile 2 uscirà nel corso del 2017.

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