I tempi in cui fra l’inquilino della Casa Bianca e Hollywood erano tutte rose e fiori sono destinati a terminare con l’imminente insediamento del Presidente Eletto Donald Trump.

Anche i Golden Globes di qualche ora fa hanno dato ulteriore testimonianza della cosa, nello specifico grazie al discorso di una Meryl Streep che, nell’accettare il Cecil B. DeMille Award, ha indugiato in una accesa critica nei confronti dell’imprenditore americano ormai votato alla politica (potete vedere il discorso dell’attrice in questo nostro articolo).

La risposta di Trump è arrivata dalle pagine del The New York Times. Il celeberrimo quotidiano ha interpellato Trump telefonicamente, il quale ha affermato di non aver visto il discorso dell’attrice, ma di non essere rimasto per nulla sorpreso dalle critiche visto che Meryl Streep fa parte di quei “cinematografari liberali” di Hollywood che non lo hanno mai particolarmente amato.

Poi circa il passaggio del discorso dell’attrice in cui si fa riferimento al frangente in cui Trump, durante la sua campagna presidenziale, si è preso gioco del giornalista disabile del New York Times Serge Kovalevski, spiega:

Non stavo prendendo in giro nessuno. Stavo mettendo in discussione un giornalista che era diventato nervoso per aver cambiato posizione circa una storia che lui stesso aveva raccontato.

Trump fa riferimento a un pezzo scritto da Kovaleski nel 2001, a pochi giorni di distanza dagli attacchi dell’11 settembre, in cui il giornalista, ancora in forze al Washington Post, riportava di come le autorità avessero fermato “alcune persone” appartenenti alla locale comunità araba di Jersey City che erano state viste festeggiare il crollo dei grattacieli newyorkesi. Trump, in un suo discorso, aveva parlato di “centinaia e migliaia” di arabi in festa per l’11 settembre, mentre in realtà si trattava di un ristrettissimo numero di persone. E difatti Kovalevski, nel 2015, si è limitato a specificare che “di sicuro non ricordo di nessuno che abbia scritto che migliaia o centinaia di persone erano intente a celebrare l’accaduto. Non mi pare fosse questo il caso”.

Un servizio del 16 settembre del 2001 della CBS mostra, infatti, l’arresto di 8 persone:

 

 

 

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