Venerdì pomeriggio il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato l’ordine esecutivo per sospendere per quattro mesi (a tempo indefinito, nel caso dei Siriani) l’ingresso negli Stati Uniti di rifugiati. Inoltre ha sospeso per tre mesi l’ingresso ai cittadini (anche se provvisti di green card o di doppia cittadinanza) di sette paesi a prevalenza musulmana: Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen.

Poche ore fa è stato confermato che a causa di questo ordine Asghar Farhadi, il regista del film nominato all’Oscar come miglior film straniero Il Cliente, non potrà recarsi a Hollywood per partecipare agli Oscar insieme al cast.

Ora l’Academy ha deciso di diffondere un comunicato ufficiale per commentare la cosa, scagliandosi contro la decisione di Trump:

L’Academy celebra i grandi risultati nell’arte cinematografica, che ha come obiettivo il superamento dei confini per parlare al pubblico di tutto il mondo, senza differenza di nazionalità, di etnia o di religione. Come sostenitori dei cineasti – e dei diritti umani di tutte le persone – in tutto il mondo, troviamo molto problematico il fatto che Asghar Farhadi, il regista del film iraniano vincitore dell’Oscar “Una Separazione”, assieme al cast e la troupe del film nominato all’Oscar di quest’anno “Il Cliente”, possano subire il divieto di ingresso nel paese a causa della loro religione e del paese da cui vengono.

Molti altri artisti a Hollywood hanno manifestato il loro sdegno. Seth Rogen ha lanciato l’hashtag #Muslimban e ha partecipato a una protesta davanti all’Ufficio Immigrazione di LA:

Ecco i tweet di altri artisti:

 

 

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