Il 3D quello vero, profondo, stratificato e tecnicamente perfetto lo si riconosce subito, è un colpo che passa inosservato. Parliamo di quello dei film di Wim Wenders oppure, per altri versi, di quelli di James Cameron. Per questo già dalle primissime scene della versione 3D di Terminator 2 si respira un’aria leggermente diversa, dalla solita terza dimensione, la stessa che si respirava nella versione dimensionalizzata di Titanic: questo film sembra girato per essere in tre dimensioni.

Le immagini partono piattissime, con le prime scene dei sogni idilliaci di Sarah Connor a profondità zero, bambini sull’altalena ripresi con uno zoom che già li schiaccia contro lo skyline cittadino di sfondo, e poi di colpo il futuro, teschi umani calpestati da robot e una grandissima profondità. Terminator 2 3D ti accoglie con un passaggio temporale che è anche dimensionale e enfatizza tutto ciò con gli spari laser che si perdono nello sfondo infinito della scaramuccia tra umani e macchine....