Il 2 marzo di quest’anno ha segnato il decimo anniversario dell’uscita nelle sale americane di Zodiac di David Fincher (uscì il 2 marzo 2007 dopo due anteprime il 28 febbraio e il 1 marzo a New York e a Los Angeles). A tessere le lodi del thriller con Jake Gyllehnaal, Mark Ruffalo e Robert Downey Jr. è stato un spettatore d’eccezione: Guillermo del Toro. In numerosi tweet, il regista de Il Labirinto del Fauno e Pacific Rim ha elogiato il film di Fincher per la sua capacità di rappresentare la realtà in maniera ipnotica, trasportando lo spettatore in un contesto leggibile a più livelli:

Ogni grande film funziona a diversi livelli. Alcuni sono evidenti: la drammaturgia (scrittura, trama, personaggio, struttura), la creazione di immagini e di suoni come strumenti di storytelling, il montaggio, la recitazione, ma poi ci sono grandi film che hanno radici più profonde. Nel caso di Zodiac, tutti gli elementi formali divengono quasi ipnotici. Ti porta in un mondo diverso, prende ciò che è reale e lo rende simbolico. Ti mette in un vero e proprio stato di trance, che fa sì che tutto funzioni a un livello più profondo.

Diretto nel 2007 da David Fincher, Zodiac è basato sui libri di Robert Graysmith ed è incentrato sulla caccia al famigerato Killer dello Zodiaco, che durante gli anni sessanta e settanta sconvolse San Francisco generando una gigantesca eco mediatica.

Avete apprezzato il film di David Fincher? Ditecelo nei commenti!

Fonte: IndieWire

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