Assassin’s Creed

Vestono formali. Si incontrano nella catena di alberghi Continental (occhio all’entrata in scena del sommelier Peter Serafinowicz). Hanno la loro moneta (chissà se qualche assassino la contesta come succede in Europa con l’euro?) e quando partono degli ordini per nuovi contratti di morte, delle centraliniste vecchio stile attaccano e staccano vetusti spinotti come quando si telefonavano i personaggi in un film anni ’30 di Frank Capra. Poi, in questo strano presente ricco di oggetti vintage come in La La Land di Damien Chazelle, esiste anche la posta pneumatica vista in film in costume ambientati nei ’50 (Mister Hula Hoop dei Fratelli Coen) o in distopie fantascentifiche dal gusto rétro (Brazil di Gilliam). Ancora una volta è l’universo di John Wick, ricco di regole e storia come fosse un vero e proprio mondo subordinario di natura fantasy, a colpirci come spettatori. Anche se non sappiamo ancora tutto di come interagisce questa comun...