Il cinema d’animazione, per convenzione, è sempre stato etichettato come il più fantasioso, quello più colorato, con le maggiori potenzialità artistiche sfruttando le assurde (non-)leggi dell’animazione secondo le quali tutti possono fare tutto. Senza limiti fisici, temporali o spaziali.

I primi esempi d’animazione, quelli più primitivi, risalgono a una data precedente alla nascita del Cinema (parliamo del 1671, vi dice nulla la Lanterna Magica?) ma è negli anni ’30 del 1900 che questa idea di rappresentazione inizia a esser presa maggiormente in considerazione come ramo della settima arte, passando dalla realizzazione di semplici cortometraggi a veri e propri lungometraggi.

Il celebre Biancaneve e I Sette Nani è l’esempio più noto a tutti.

Quel film non solo permise a Walt Disney di ricevere il suo primo Oscar alla carriera (accompagnato da altre sette piccole statuette consegnatogli da Shirley Temple) ma divenne la sua gallina dalle uova d’oro, la rivincita di anni di lotte con anima...