Guillermo del Toro è un regista particolarmente amato per l’evidente passione infusa nei film che porta nelle sale e, ancor più, per quella messa nei progetti che non riescono a vedere la luce del giorno.

È notizia recente, ad esempio, che il terzo capitolo di Hellboy è definitivamente morto. Un aggiornamento che ha gettato letteralmente nello sconforto tutti quelli (redazione di BadTaste inclusa) attendevano con ansia la chiusura delle avventure cinematografiche del ragazzo infernale di Mike Mignola.

Fra i vari film mai girati dall’autore messicano, troviamo anche l’adattamento cinematografico ad alto budget e vietato ai minori non accompagnati del romanzo di Howard Phillips Lovecraft di Le Montagne della Follia. che la Universal non ha mai voluto produrre a causa dei rischi economici di una pellicola horror estremamente costosa e Rated R.

Parlando con Collider, del Toro ha avuto modo di riflettere sulla “dura lezione” che ha imparato da questa esperienza e promettendo, fra l’altro, che un giorno mostrerà l’esteso lavoro di pre-produzione realizzato per l’opera mai nata:

Un giorno vi mostrerò gli artwork, tutto quello che abbiamo concepito. Più di trecento concept, storyboard, modellini. Avevamo un’intera presentazione. E piangerete domandandovi “Perché?”. Sapete la questione è che molte persone credono in questo falso mito secondo cui il regista è tipo un Cesare disteso sul triclinio che, mentre qualcuno gli porge dell’uva, dichiara “Voglio fare Le Montagne della Follia”. Ma la realtà è ben diversa. Sei l’impiegato di uno studio che deve presentare dei report numerici alla major, mettere insieme il cast, la produzione e tutto quello che è necessario al tuo film per mettersi in moto. È per quello che ho provato a fare film piccoli e grandi,  perché con quelli meno costosi hai limitazioni di budget, ma tutta la libertà che desideri. Con Le Montagne della Follia pensavamo di essere al sicuro. 150 milioni di budget, con Tom Cruise, James Cameron alla produzione, la ILM per gli effetti […] ma lo studio la pensava diversamente. È dipeso tutto dal Rating R. Se fosse stato PG-13 o se avessi mentito sul raintg… ma sono un boy scout e non riesco a dire le bugie!

In calce potete vedere l’intervista al filmmaker.

 

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