Arrivato a Roma per parlare del suo nuovo film Il Segreto, Jim Sheridan, regista irlandese diventato famoso con i suoi primi film a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90 (Nel Nome Del Padre, Il Mio Piede Sinistro), ha deciso di dirottare tutta l’intervista su un altro territorio, quello di cosa stia accadendo al mondo del cinema. A partire dal ventilato sciopero degli sceneggiatori americano fino alle piattaforme di streaming che sono diventate i nuovi produttori e poi ancora la promozione e la diffusione del cinema straniero in America.

Con una generica aria pessimista ma anche una grande onestà intellettuale nell’ammettere i grandi progressi fatti, Sheridan ha fatto quasi un monologo di venti minuti partendo da una considerazione semplice: Netflix e Amazon sono dei giganti ma ancora non hanno cambiato niente.

Il vero cambiamento arriverà quando Netflix e Amazon centreranno un film di vero e grande successo. Un film come Quasi Amici, uno che piaccia ovunque ma che probabilmente non piacerà in America, lì sono troppo concentrati sul mercato. Non credo sia una coincidenza se tutti i più grandi maestri sono usciti fuori prima dell’arrivo delle VHS. Quel tipo di arte non c’è più. Penso che gli studios abbiano deliberatamente smesso di produrre certi film per farne solo di giganti, pensati per la Cina. Intanto però qui andiamo meno al cinema e quando smetti di andarci perdi l’abitudine ed è finita, non ci vai più.

Per essere ancora più chiaro con quel che intende prende un foglio e una penna, schizza la sagoma degli Stati Uniti e segnando con una X tutti i posti della costa Est in cui sono arrivati i primi coloni.

Ecco qui sono arrivati gli irlandesi, poi i francesi e gli italiani. Erano tutti contadini che lavoravano la terra in patria, non venivano dai grandi centri, scappavano dalla povertà e non avevano intenzione di tornare a lavorare la terra. Invece nel centro degli Stati Uniti c’erano gli afroamericani che la terra la lavoravano, quando furono liberati andarono nelle zone limitrofe come Chicago e anche loro non intedevano tornare alla terra.

A questo punto disegna un grande cerchio dentro la sagoma degli Stati Uniti uno che abbraccia tutta la parte centrale lasciando fuori solo le 4 zone costiere.

Dunque nel centro dell’America, la parte lontana sia dalla costa Est che dalla costa Ovest sono rimasti solo quelli che davvero volevano lavorare la terra, i contadini. Ecco in quei posti non esce un film europeo da quando esiste il sonoro, perché i sottotitoli non li considerano nemmeno. Sono gli stessi stati che hanno eletto Trump. Il cinema indie è guardato solo negli stati Democratici.
Questa differenza c’è sempre stata. Quando nei film davano Ultimo Tango a Parigi la gente andava a vedere Brando e c’era un 30% di pubblico che ad ogni spettacolo se ne andava dopo 5 minuti, al primo sottotitolo. La differenza con oggi è che prima non importava che il cinema europeo o indipendente fosse visto solo in certe città, perché il cinema andava bene, ce n’era per tutti.

Netflix sta spargendo la cultura dei sottotitoli e quindi dei film stranieri anche oltreoceano, è una cosa senza precedenti. Ma, ripeto gli servirà un grande successo per cambiare tutto. È anche una questione di credo, i film sono esperienze spirituali, hanno a che vedere con il sistema di credenze. I film europei ma anche quelli di Scorsese hanno un’impostazione cattolica, sono tutti sulla comunità o sulla famiglia, quelli protestanti invece sono sull’individuo, su Spider-man o Iron Man. Sai quando le differenze tra di noi sono piccole tendiamo ad ingigantirle e diventano insanabili. Con le grosse differenze possiamo venire a patti, ma quando a distinguerci sono dettagli diventa impossibile scendere a patti.

Da quando Netflix e Amazon sono arrivati si sente anche meno parlare della pirateria ma non è un caso perché entrambi non sono diversi dalla pirateria, che differenza c’è tra quelli e un film messo su YouTube?

Che uno è legale e l’altra no?

Si certo uno è in accordo con il sistema e l’altro no, ma la vera pirateria è il sistema, il capitalismo è pirateria.
Film come quello che ho fatto ora, Il Segreto non fanno un soldo, non più, il business è cambiato, ora la vera arte non è fare il film ma riuscire a far partire la produzione, nemmeno le star sono più cercate dagli studios da quando hanno capito di non averne bisogno. Nessuna star è più famosa di Spider-man, è lui ad attirare il pubblico.

Il cinema indipendente è morto, la tv semmai è il nuovo cinema indie. A me piacerebbe fare una serie ma Netflix o Amazon vogliono materiale che la gente guardi. Purtroppo in Europa ancora contiamo poco perché siamo tutti divisi, dovremmo metterci insieme tutti quanti, un vero mercato unico e smettere di sparpagliare il nostro peso tra diversi paesi e diverse distribuzioni che contano poco, aggregare tutto il pubblico d’europa e così diventare importanti nello scacchiere mondiale del cinema. Il problema è però la lingua.

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