Durante un intervento presso la Milken Institute Global Conference, J.J. Abrams ha avuto modo di tornare a parlare del futuro della distribuzione cinematografica, ribadendo di considerare come “inevitabile” che, prima o poi, i film arrivino ad uscire in contemporanea sia al cinema che su servizi premium di home entertainment. Per Abrams le sale cinematografiche non sono destinate a scomparire, ma ad esse si affiancherà certamente la possibilità di vedere i film a pagamento a casa, in contemporanea alle proiezioni sul grande schermo. Per spiegare la sua posizione, Abrams è partito da un esempio specifico:

C’è una catena di sale che sono abbastanza sicuro detesti i film. Quando ci andate sono scortesi con voi, è tutto molto freddo, non c’è musica, le luci si spengono non appena inizia il film e non c’è alcun tipo di atmosfera, i sedili sono scomodi e guardando il film siete convinti che ci sia qualcosa davanti al proiettore. La maggior parte del pubblico può avere una visione migliore di questa restando a casa con una buona TV.

Chiaramente, la posizione di Abrams non è dettata dalle considerazioni su una singola catena di sale. Ciò su cui il regista e produttore ha insistito è la necessità di dare al pubblico motivazioni sempre maggiori per recarsi in una sala cinematografica, dando più valore al tempo e al denaro degli spettatori e fornendo loro la possibilità di scegliere come vedere i film di loro gradimento:

Capisco l’aspetto economico della faccenda, ed è dura. Ma allo stesso tempo, se non si fa in modo di dare valore al tempo che le persone investono per andare al cinema, è meglio non invitarle nelle sale e dare loro quel tipo di esperienza.

In riferimento al servizio noto come Screening Room, uno dei progetti in fase di sviluppo per portare i film anche a casa in contemporanea all’uscita nelle sale, Abrams è stato ancora una volta diretto:

La gente vuole vedere film e non può sempre andare al cinema. Mi sembra una cosa inevitabile che i film diventino disponibili grazie a un servizio premium.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Fonte: Variety

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