“Candidate The Rock! Candidate The Rock! “Chi vuoi come commander in chief?”. Voglio il fottutissimo The Rock! Spaventerebbe tutti quelli che vogliono farci del male. Prova a pensare a quanto staremmo tranquilli se The Rock fosse il nostro Presidente. Non Vin Diesel. The Rock!”.

Questa la dichiarazione esternata da Michael Moore a Variety una decina di giorni fa che, curiosamente, finiva per ricollegarsi a quanto affermato da Dwayne Johnson a Michael Strahan di Good Morning America circa l’idea, del tutto più che concreta, di un suo possibile futuro politico (trovate maggiori dettagli in questo articolo).

In una nuova intervista rilasciata a GQ, la star ha toccato nuovamente la questione:

Penso sia una prospettiva realistica. Sento che ora mi trovo in una posizione in cui le mie parole hanno un certo peso e influenza ed è per questo che cercano i miei endorsement [tanto i democratici quanto i repubblicani lo hanno inutilmente rincorso durante le presidenziali dello scorso novembre, ndr.]. Ma ho anche un notevole quantitativo di rispetto per tutto il processo e credo che se condividessi pubblicamente la mia visione politica accadrebbero alcune cose – e queste sono tutte conversazioni che faccio con me stesso mentre mi alleno in palestra alle 4 di mattina – tipo che A) renderei infelici le persone qualunque sia il mio pensiero in materia. E, inoltre, potrei finire per influenzare l’opinione di qualcuno che è una cosa che non voglio fare.

Dwayne Johnson ha anche spiegato qual è la sua idea di cosa potrebbe significare essere Presidente, usando molta diplomazia nel dare un giudizio sull’operato di Donald Trump, ma affermando con chiarezza di non condividere il “ban agli immigrati”:

Personalmente credo che, se fossi Presidente, la risolutezza sarebbe importante. Così come la Leadership, il dover prendere decisioni per tutti. Se non condividessi l’opinione di qualcuno non lo sbatterei di fuori, anzi lo coinvolgerei. La prima cosa che faremmo sarebbe metterci seduti a parlare delle nostre differenti idee. È complicato al momento cercare di categorizzare la mia idea su quello che lui [Trump, ndr.] sta facendo ora come ora rispetto al dirti come agirei io, quello che vorrei vedere […] Quanto al bando sull’immigrazione mi trovo in totale disaccordo, sono fermamente convinto che la sicurezza nazionale sia di fondamentale importanza, ma non posso appoggiare un atto che tende a escludere gli immigrati. Credo nell’inclusione. La nostra nazione è stata costruita e si basa su ciò e continua a esserne rafforzata.

 

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