Una clamorosa coincidenza ha voluto che la prima proiezione di Okja in concorso a Cannes abbia sofferto di problemi tecnici.
Il film che assieme a The Meyerowitz Stories era stato al centro di non poche polemiche perché di proprietà di Netflix e, secondo gli esercenti francesi, immeritevole di stare in selezione ufficiale visto che non andrà in sala, era atteso più per questo che per altro. Il festival nelle scorse settimane aveva anche precisato che a partire dal 2018 non avrebbe più accettato film che non si impegnano ad essere distribuiti in sala in Francia.

Inoltre il presidente di giuria Almodovar aveva già fatto capire che non avrebbe gradito dare la palma ad un film che non sarebbe passato in sala, per questo molti hanno azzardato l’avventurosa ipotesi che i problemi di proiezione fossero uno sgarbo.
La supposizione è molto ardita e forse un po’ illogica, chi era in sala infatti ha notato che, una volta partito il film, la tenda orizzontale che si solleva verso l’alto scoprendo lo schermo si era fermata poco dopo la metà. Risultato: metà immagine si vedeva (quella bassa), metà era oscurata (quella alta).

Dopo diversi minuti di buuu e fischi del pubblico che servono a segnalare l’accaduto in cabina di proiezione (lo si fa perché si tende sempre a temere che nessuno se ne sia accorto) il film è stato interrotto.
Il personale del festival ha lavorato un po’ intorno a quello che sembra sia stato un malfunzionamento e alla fine è riuscito a sollevare la tenda fino in alto. Una volta liberata la visuale il film è ricominciato da capo.

Al secondo passaggio del logo Netflix in testa al film, questa volta interamente visibile, il pubblico della stampa è esploso in fragorosi applausi che, se è possibile azzardare un’ipotesi, sono sembrati più di scherno all’evento che altro.
Nonostante molti abbiano parlato di uno sgarbo del festival al film, per le suddette polemiche dei giorni scorsi, va sottolineato che in realtà sarebbe stata un’idea molto controproducente. Il problema era del festival, era il malfunzionamento della tenda e non del file del film. Insomma tra la piattaforma di streaming che ha fornito il film e la sala che lo ha proiettato stavolta era la sala ad aver impedito la corretta fruizione.

L’evento non è nemmeno qualcosa di eccezionale. Cannes è un festival grande con un numero impressionante di proiezioni e più volte negli anni è capitato che qualcosa andasse storto. Caso ha voluto che stavolta capitasse proprio ad uno dei film su cui tanto si è discusso.

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