Intervistato da Collider, Edgar Wright, regista di Baby Driver – Il Genio della Fuga, ha avuto modo di spiegare il suo approccio al film e il ruolo centrale e del tutto peculiare che ha voluto dare alla colonna sonora. Alla domanda se il film possa qualificarsi come una “sorta di musical”, Wright ha replicato:

Lo è e non lo è. Non lo è nel senso che non è certo una sorta di Mamma Mia! Non so perché sia la prima cosa che mi è venuta in mente, ma c’è moltissima musica nei termini del personaggio di Ansel, che ascolta musica tutto il tempo. Quindi, non è un film in cui la gente canta a gran voce, pesca piuttosto dai film di Scorsese, Tarantino o Soderbergh. L’idea è che in questo film sia il protagonista a far letteralmente risuonare la colonna sonora. Quindi le canzoni hanno sempre una fonte che è nel film, che sia nelle cuffiette del protagonista o in uno stereo o che provenga da qualcuno che sta cantando durante una cena. Insomma, la fonte è sempre interna al film.

Wright ha poi elogiato il lavoro di Ansel Egort sul set:

Mi piace il fatto che sia una persona estremamente “musicale”. Suona vari strumenti, sa ballare, è anche un DJ, compone musica… adoro questi aspetti di lui. Ha 22 anni, quindi poterlo vedere nella stessa inquadratura con Jon Hamm, Jamie Foxx Kevin Spacey e Jon Bernthal è fantastico. È importante che il pubblico assimili il fatto che il personaggio è molto giovane, è il punto centrale del film.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Ecco la sinossi del film in uscita a settembre in Italia:

Un giovane pilota si presta a fughe criminali, affidandosi nella guida al ritmo incalzante della sua musica preferita, per essere il migliore nel campo. Costretto a lavorare per un boss, metterà a rischio la vita, la libertà ed il suo amore a causa di una rapina destinata al fallimento.

Fonte: Collider

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