Dal 25 al 28 maggio, presso il Grand Hotel Excelsior di Chianciano Terme, si è svolta l’edizione 2017 della Starcon, la più famosa convention italiana di fantascienza. Tra gli ospiti più attesi della manifestazione c’era Anthony Daniels, il leggendario interprete di C-3PO nella saga di Star Wars, che ha deliziato i fan con un lungo panel in cui si è confessato tra aneddoti e ricordi dal set.

Conclusa la conferenza, assieme ad altri colleghi noi di BadTaste.it abbiamo partecipato a una breve roundtable con l’attore, disponibilissimo e davvero molto simpatico. Nella chiacchierata, tenuta da Daniels con fare teatrale, l’interprete di C-3PO ha cercato di affrontare il meno possibile l’argomento Gli Ultimi Jedi, soffermandosi per lo più sulla sua carriera e sul suo rapporto con l’universo di Star Wars.

Incalzato dalle domande dei giornalisti, l’attore ha iniziato parlando della sua passione per la recitazione, maturata già in età adolescenziale ma per nulla sostenuta dai genitori, che invece lo hanno spinto a iscriversi alla Facoltà di legge. Pur non avendo mai portato a termine gli studi universitari, questa esperienza si è per lui rivelata tutt’altro che infruttuosa, in quanto gli ha permesso di trovare la forza per seguire il proprio istinto e, anche grazie alla spinta motivazionale di un’insegnante dell’epoca, gli ha fornito lo slancio necessario per trasformare la sua vera indole in una professione. Tra i numerosi ruoli interpretati a teatro, il più significativo è stato quello di Guildenstern in Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard, due figure per certi versi molto simili a i due droidi di Guerre Stellari, tant’è che fu scelto per la parte di C-3PO proprio durante una tournée di questa commedia.

Daniels ha poi manifestato il suo entusiasmo per le opportunità che si sono susseguite negli anni grazie allo straordinario successo della saga ideata da George Lucas – tra cui quella di presentare lo Star Wars In Concert, un’esperienza che gli ha permesso di esprimere le sue doti recitative dal vivo, davanti a milioni di persone – e per il suo splendido rapporto con i “fan”, termine che secondo l’attore non è per niente adatto a rispecchiare la passione che questi ultimi dimostrano incessantemente nei confronti dei propri beniamini, e per i quali lui stesso vorrebbe che fosse coniato un aggettivo in grado di “rendere loro maggiore giustizia”.

Durante l’incontro, anche noi di BadTaste.it abbiamo avuto la possibilità di porgere due domande, sul quale l’attore si è soffermato brevemente:

Nel 2016 abbiamo purtroppo detto addio a due grandi icone di Star Wars, Carrie Fisher e Kenny Baker. Con loro ha condiviso tanti momenti sullo schermo…

Mi è difficile parlare di loro perché non ci sono più, anche se la magia del cinema li farà sempre restare vicini a noi. Essere un attore mi fa sentire un privilegiato, perché quando veniamo a mancare i nostri film ci permettono di vivere in eterno. Pensa all’Uomo di Latta del Mago di Oz: oggi è vivo come all’epoca.

Tutti la conoscono come C-3PO nella saga di Star Wars, ma in pochi sanno che nel 1978 lei ha prestato la voce al personaggio di Legolas nel film animato del Signore degli Anelli.

Oh, cosa hai tirato fuori! Devo ammetterlo, non sono un fan del Signore degli Anelli e non ho ricordi piacevoli di quell’esperienza. Mi ricordo che nel film animato Legolas era ritratto come un giovane biondo, bello ed elegante… Insomma, un perfetto principe degli elfi! Poi anni dopo Peter Jackson ha realizzato la sua versione dell’opera con attori in carne e ossa e per la parte di Legolas ha chiamato…Orlando Bloom?! Perché ha scelto lui e non me? [ride]

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