I coroner della Contea di Los Angeles hanno determinato che la morte di Carrie Fisher, avvenuta il 27 dicembre 2016 a soli sessant’anni, è stata causata da una combinazione di fattori tra cui una Sindrome delle apnee nel sonno, una arteriosclerosi e l’uso di medicinali. Non è stata identificata una sola causa della morte dell’attrice, mentre la modalità del decesso rimane ignota.

La figlia della Fisher, Billie Lourd, ha subito rilasciato una dichiarazione a People Magazine:

Mia madre ha combattuto contro la dipendenza dalle droghe e la malattia mentale per tutta la vita. Alla fine, ci è morta. In tutte le sue opere ha sempre parlato apertamente del marchio sociale che circonda queste malattie. Parlava della vergogna che tormenta le persone e le loro famiglie quando devono affrontare queste malattie. So che mia mamma voleva che la sua morte incoraggiasse le persone ad aprirsi e parlare delle proprie battaglie. Cercate aiuto, combattete affinché siano stanziati fondi governativi per programmi dedicati alla malattia mentale. La vergogna e lo stigma sociale sono nemici del progresso verso le soluzioni e, alla fine, una cura. Ti voglio bene Momby.

Dalle indagini non è chiaro se medicinali e droghe prese in passato abbiano contribuito al decesso dell’attrice, e nel verbale del coroner si parla del fatto che l’attrice aveva preso medicinali prima del decesso. Todd Fisher (fratello di Carrie) si dice comunque certo che questi abbiano avuto un ruolo:

Dal mio punto di vista posso dirvi che non è una novità che Carrie prendesse medicinali. […] La battaglia di mia sorella con le droghe e il disturbo bipolare lentamente ma certamente misero la sua salute in difficoltà nel corso degli anni. Onestamente speravo saremmo invecchiati insieme, ma la sua morte non ci ha colti di sorpresa. […] Non mi sorprende sapere che parte della sua salute sia stata influenzata dalle medicine.

L’utilizzo di medicinali e droghe può peggiorare la Sindrome delle apnee nel sonno con risultati fatali. Fisher sottolinea che sua sorella aveva parlato della sua dipendenza da droghe frequentemente, e che molte delle medicine che prendeva erano prescritte dai dottori per cercare di trattare la sua malattia mentale. Secondo il fratello dell’attrice le condizioni delle sue arterie sono state sicuramente peggiorate dall’uso di sigarette e dai medicinali:

Se volete sapere cosa l’ha uccisa, sommate tutto quanto. I medici hanno fatto del loro meglio per curare una malattia mentale, non possiamo incolparli. Senza le medicine, probabilmente se ne sarebbe andata molto prima.

Fonte: Associated Press, Los Angeles Times

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