Spider-Man: Homecoming, tutti gli spoiler noti al momento

Spider-Man: Homecoming
di Jon Watts
6 luglio 2017
La settimana scorsa abbiamo incontrato Tom Holland e Jon Watts, per l’occasione e per avere un po’ di materiale di cui discutere ci sono state mostrare in anteprima alcune scene di Spider-Man: Homecoming tratte più che altro dall’inizio.

Alcune erano note, altre meno. Vi riportiamo tutto cercando di fare il punto degli spoiler.

Peter Parker e Tony Stark

In un segmento che inizia con la scritta “A film by Peter Parker” scopriamo che nonostante gli fosse stato severamente proibito, Peter ha filmato con il cellulare tutto quel che gli è successo durante Civil War, cioè dalla prima chiamata da parte di Tony Stark fino alla grande battaglia all’aeroporto. È un modo molto sveglio di fare un riassunto e collocare il personaggio negli eventi dell’universo condiviso. È tutto ripreso con il cellulare (nella finzione) che in realtà è una videocamerina (nella realtà), Peter viaggia in macchina, poi in aereo privato e poi dorme in hotel con Happy, cioè Jon Favreau. I due instaurano un rapporto comico immediatamente dato dall’impassibilità e il rigore di Happy contrapposto al dinamismo e l’eccitazione di Peter.

In hotel Peter scopre il suo costume. Lui era venuto vestito con una mise che ricorda quasi quella di il Ragno Rosso, invece Stark ha costruito per lui un costume che da largo e facile da indossare diventa stretto e aderente al fisico una volta messo. Ovviamente questo include anche i lanciaragnatele e le speciali lenti per gli occhi.

Infine l’ultima parte dei video girati da Peter si svolge all’aeroporto, lo vediamo nascosto, in attesa che Iron Man lo chiami in azione e poi, lasciato il cellulare in REC da una parte, lo vediamo passargli davanti mentre fa il suo numero.

L’Avvoltoio

In realtà tutto si apre con Michael Keaton, capomastro di un’impresa edile incaricata di smaltire le macerie della grande battaglia di New York vista in Avengers. Si inizia quindi diversi anni prima degli eventi di Homecoming. Keaton e i suoi uomini lavorano alacremente a quello che lui stesso definisce un appalto importantissimo per loro, molto oneroso. Mettono via calcinacci, ripuliscono le strade e soprattutto smontano le navicella aliene, mostrando di aver capito che non possono essere smontate se non con i loro stessi materiali (quelli nostri non gli fanno niente).

Entra in scena però l’autorità che per ordine del governo gli intima di cessare tutto il lavoro, perché da lì in poi ci penseranno loro, o meglio ci penserà la Stark. In parole povere gli soffiano l’appalto. Nonostante le lamentele e le preghiere di non levargli qualcosa per la quale hanno speso così tanto (assumendo nuova manodopera, comprando dei camion apposta…) l’appalto gli viene sottratto, probabilmente proprio per evitare quel che stava accadendo, cioè che qualcuno entrasse in contatto con la tecnologia aliena.

Nell’andare via però gli operai rubano un po’ di pietre, materiali e tecnologia, senza contare che già avevano fatto partire un primo camion di “rottami” di cui nessuno sapeva niente e che quindi tengono per sé. Da qui nasce l’Avvoltoio, da quest’odio e questo risentimento verso la società, i ricchi, i potenti e il governo, unito alle possibilità offerte dalla tecnologia aliena e dal desiderio di rivalsa. Soprattutto ritorna qui una frase e quindi un concetto che abbiamo sentito spesso sia nei cinecomic Marvel che in quelli DC: “Il mondo è cambiato, è ora che cambiamo anche noi”, l’origine di un villain che parte dall’esistenza degli eroi e delle loro azioni, il mondo che non è più quello di prima.

Peter Parker e la vita da Uomo Ragno

Infine il footage si è chiuso con un po’ di scene dell’Uomo Ragno che fa l’Uomo Ragno, cioè le prime azioni di Peter Parker in costume, i primi momenti in cui prende piena confidenza con i poteri. Tra queste scene c’è anche la rapina al bancomat che si vede nel trailer, oltre ad una serie di azioni più comuni proprio da supereroe di quartiere, dal dare indicazioni a far attraversare vecchine a sventare furti di bici. Tutto in attesa di una chiamata da Stark. Sembra infatti che ci sia una certa impazienza in Peter Parker nello sfruttare i propri poteri e un’insofferenza nei riguardi dell’ordine ricevuto, cioè di non fare niente fino a che non lo chiama Tony. LEGGI ANCHE

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

A dirigere Spider-Man: Homecoming, in uscita in IMAX e in 3D il 7 luglio 2017, c’è Jon Watts. La sceneggiatura è opera di John Francis Daley e Jonathan M. Goldstein. Le riprese sono partite il 20 giugno 2016 ad Atlanta, in Georgia.

Nel cast Tom Holland, Marisa Tomei (Zia May), Zendaya, Laura Harrier, Tony Revolori, Michael Barbieri, Kenneth Choi, Donald Glover, Angourie Rice, Michael Keaton.

La pellicola non racconterà le origini del personaggio, ma si concentrerà sugli anni del liceo di un Peter Parker già in azione.

Il film è co-prodotto da Kevin Feige assieme al suo team di esperti della Marvel, e da Amy Pascal, che ha supervisionato il lancio del franchise per la Sony 13 anni fa. Insieme, collaborano a una nuova direzione creativa per il lancia ragnatele. Sony Pictures continuerà a finanziare e distribuire i film della saga, e sarà ancora proprietaria dei diritti di sfruttamento del personaggio, mantenendo il controllo creativo finale.

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