La Tolkien Estate e la casa editrice HarperCollins avevano intentato una causa da 80 milioni di dollari nel 2012 sostenendo che la Warner, la sua sussidiaria New Line e i detentori dei diritti di sfruttamento Saul Zaentz Co. avevano infranto i diritti di copyright come previsto dal loro accordo. Stando agli eredi del celebre scrittore, lo studio avrebbe potuto usare il brand solamente per prodotti e merchandise “tangibili” basati sui libri, non attraverso un tipo di sfruttamento digitale da loro reputato “estremamente offensivo“.
Negli ultimi due anni non è avvenuto nulla di pubblico, anche se l’imminente uscita di giochi come Middle-Earth: Shadow of War poteva indurre a pensare a una riappacificazione. E in effetti, oggi, con una dichiarazione rilasciata all’Hollywood Reporter, un rappresentate della Warner Bros. ha concluso:
Le parti coinvolte sono felici di aver raggiunto un accordo amichevolmente e sperano di continuare a lavorare insieme in futuro.
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