La Mostra del cinema di Venezia che partirà il prossimo il 30 Agosto sarà probabilmente una delle più ricche degli ultimi anni.
I film devono ancora essere annunciati (avverrà il 27 Luglio per la prima volta in diretta streaming su YouTube) ma già le nostre fonti ci hanno potuto assicurare che la pesca di quest’anno è stata particolarmente proficua. Sia per i film italiani che per quelli stranieri. Negli ultimi anni infatti la mostra è stata straordinariamente efficace con il cinema americano ma un po’ meno reattiva con quello italiano (due anni fa disse no a Lo Chiamavano Jeeg Robot e l’anno scorso lasciò Indivisibili a Le Giornate Degli Autori). Quest’anno sembra che intenda rimediare alla deficienza nazionale.

Saranno molti, probabilmente 4, i film italiani in concorso (contro i 3 cui solitamente ci ha abituato la Mostra). Tra questi dovremmo vedere Il Colore Nascosto Delle Cose, il nuovo film di Silvio Soldini con Adriano Giannini e Valeria Golino (lui pubblicitario superficiale, lei non vedente di ferro) e Una Famiglia di Sebastiano Riso con Micaela Ramazzotti e Fortunato Cerlino (che gira intorno al diritto alla famiglia e come la malavita lo garantisca più dello stato) già acquistato da BIM.

Sempre rimanendo tra gli italiani sappiamo che molto probabilmente saranno al Lido i fratelli Manetti con il loro nuovo film napoletano, il musical Ammore e Malavita (musical in stile Grease su un boss mafioso che cerca di nascondersi aiutato dalla moglie con cast simile a Song’e Napule), e ci sarà quasi sicuramente in Orizzonti l’atteso film d’animazione a 4 mani La Gatta Cenerentola (firmato Cappiello, Rak, Sansone e Guarnieri, tratto da una favola di Basile ma adattato al noir moderno d’ambientazione napoletana) e anche il documentario di Giovanni Totaro Happy Winter, acquistato da I Wonder, sulle famiglie che fingono di andare in vacanza ostentando un benessere perduto.
Alle Giornate degli Autori invece sarebbe finito Il Contagio, secondo film di Botrugno e Coluccini dopo il loro esordio, anni fa, con Et in Terra Pax.

In una sezione speciale, come sempre accade per le serie tv, sarà molto probabilmente possibile vedere alcune puntate di Suburra – La Serie per gentile concessione di Netflix.

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Quanto agli internazionali sembra sicuro che non ci sarà Blade Runner 2049 (troppo canadese per non andare a Toronto tenuto da parte dalla Warner per paura di uscire troppo presto e venire spoilerato come dichiarato da Barbera a Repubblica) mentre dopo anni di latitanza del cinema asiatico vedremo sia il nuovo thriller di John Woo con già in locandina una colomba, intitolato Manhunt (remake dell’omonimo film nipponico del 1976 su un pubblico ministero accusato di un grave crimine che cerca di redimersi), sia il documentario che da tempo si sapeva stesse preparando Ai Weiwei sulla migrazione nei nostri anni, si intitola Human Flow ed è stato girato in 23 paesi diversi. Human Flow è un titolo di Amazon Studios.
Dall’Inghilterra invece dovrebbe arrivare l’opera terza di Thomas Clay, Fanny Lye Deliver’d, una storia di ribellione femminile nel ‘600 britannico.

Inoltre qualche giorno fa Variety ha anticipato la presenza di alcuni film che sono stati confermati dalle nostre fonti. Si tratta di Suburbicon di George Clooney, Mektoub is Mektoub di Abdellatif Kechiche, Victoria and Abdul di Stephen Frears (storia della regina Vittoria e un semplice indiano con Judi Dench, con cui si tenterà di ripetere il colpo di Philomena), Tre Manifesti ad Ebbing, Missouri di Martin McDonagh (con Woody Harrelson, Frances McDormand e Peter Dinklage), Lean on Pete di Andrew Haigh (storia del viaggio di un ragazzo e un cavallo alla ricerca della zia di lui) e Elle & John, il film americano di Paolo Virzì con Donald Sutherland e Helen Mirren.
La testata americana in più ha dato per certi anche The Shape Of Water di Guillermo Del Toro (con Michael Shannon), il nuovo film di Paul Schrader First Reformed (con Amanda Seyfried e Ethan Hawke), The Whale di Andrea Pallaoro (con Charlotte Rampling) mentre ha dato per spacciata anche la partecipazione di Mother! di Darren Aronofsky, sebbene in trattativa fino all’ultimo.

Questi titoli si aggiungono al già annunciato Downsizing di Alexander Payne e all’apertura di Orizzonti: Nico, di Susanna Nicchiarelli. E tra tutti i sopraelencati sembra che solo Downsizing e Tre Manifesti ad Ebbing, Missouri sembrano possibili Oscar contender.

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SPECIALE FESTIVAL DI VENEZIA

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