Ieri, nell’approfondimento dedicato alle riprese aggiuntive di Justice League, abbiamo citato un “intoppo” alquanto curioso riportato nel pezzo di Variety che abbiamo impiegato come fonte.

Parliamo di questo passaggio:

Diversa la storia di Henry Cavill, anche per una curiosità di carattere meramente estetico. L’attore inglese sta girando il sesto episodio di Mission: Impossible 6 dove interpreta un personaggio che ha i baffi. Nel fare avanti e indietro fra i due set, non ha potuto rasarsi, per ragioni contrattuali legate al blockbuster Paramount, e ha dovuto girare tutte le sue scene con tanto di baffi… che verranno poi rimossi digitalmente dalle scene in cui compare il suo Superman.

La questione ha suscitato una notevole dose di ilarità; molte persone si sono domandate perché due major dovrebbero “farsi i dispetti” su una questione apparentemente molto semplice come quella dei baffi di Cavill. I social e le message board dei siti di cinema di ogni angolo del globo sono stati inondati da osservazioni più o meno ironiche su dove stia la logica nello spendere cifre elevatissime per rimuovere digitalmente i “mustacchi” di Cavill quando la cosa potrebbe essere ovviata con dei più economici baffi finti.

Il regista di Mission: Impossible 6 è intervenuto su Twitter per illustrare il motivo per cui quella del “baffo posticcio” non sia una strada percorribile:

Esattamente in un anno capirete: l’unica maniera per riuscire a tenere attaccati dei baffi finti su Henry Cavill sarebbe quella che prevede un notevole uso di graffette.

 

 

L’ironico Tweet lascia supporre che l’attore inglese sia coinvolto in scene talmente movimentate da rendere inefficace una soluzione di certo più logica e economica. Per la Warner.

 

 

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